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In attesa che arrivi il comunicato ufficiale a sancire l'inizio della sua nuova avventura, a partire dalla stagione 2024/25 Thiago Motta si siederà sulla panchina della Juventus per dare vita ad un nuovo progetto tecnico che segue, in ordine cronologico, lo strepitoso biennio del tecnico italo-brasiliano alla guida del Bologna, condotto sino ad una storica qualificazione in Champions League. Il nuovo allenatore della Juventus ha firmato il contratto che lo legherà alla società sabauda fino al 30 giugno 2027. Non appena verrà ufficializzato il suo insediamento al timone della squadra zebrata, Thiago Motta sarà chiamato a lavorare con il parco giocatori a sua disposizione sui concetti di gioco che dovranno divenire i capisaldi della nuova gestione tecnica griffata dal tecnico italo-brasiliano. Il nuovo allenatore zebrato è pronto a trasmettere le proprie idee e i propri principi sul rettangolo verde, con la speranza che i suoi giocatori riescano ad assimilarli il più velocemente possibile. Quel che è certo è che il suo arrivo segnerà un vero e proprio punto di rottura con quanto si è visto nell'ultimo triennio targato Massimiliano Allegri. Andiamo dunque a scoprire come giocherà la Juventus di Thiago Motta.

 

Come giocherà la Juventus di Thiago Motta

 

I principi di gioco


I principi di gioco che Thiago Motta vorrà sviluppare alla guida della Juventus saranno diametralmente opposti rispetto a quanto maturato nel corso dell'ultimo triennio con Massimiliano Allegri in panchina. Motta, infatti, predilige una squadra che sappia sempre inscenare un atteggiamento propositivo e aggressivo in campo, sia in fase di possesso che in fase di non possesso. Le squadre di Thiago Motta amano dettare il ritmo delle operazioni gestendo il possesso palla lungo il perimetro, ma sanno anche interpretare la fase di non possesso con un movimento costante tra gli spazi. Giusto per fare un esempio, nell'ultimo campionato il Bologna ha fatto registrare una media di possesso palla del 57,8%, mentre la Juve di Allegri si era fermata a 48,4%. Un altro punto cardine delle squadre di Thiago Motta è l'utilizzo di un sistema di pressione molto alta che permette ai suoi giocatori di recuperare il più velocemente possibile il pallone, accorciando gli spazi e andando ad aggredire già nella metà campo avversaria.
 

Il modulo


Nel corso delle sue precedenti esperienza in panchina, che l'hanno visto guidare l'Under 19 del PSG, lo Spezia, il Genoa e, appunto, il Bologna, Thiago Motta non ha utilizzato un solo modulo, ma a caratterizzare i suoi sistemi di gioco c'è ovviamente l'utilizzo in pianta stabile della difesa a quattro. Per questo motivo c'è da aspettarsi che con il suo arrivo, la Juventus abbandonerà definitivamente il 3-5-2 per costruire un nuovo progetto sulle note del 4-2-3-1 o del 4-3-3. Il calcio di Motta non è solamente posizionale, ma grazie ad un continuo ed incessante movimento tra gli spazi, le sue squadre sono in grado di esprimere un gioco relazionale/funzionale. Il 'toco y me voy' (passo e vado in avanti) è stato un marchio di fabbrica del Bologna che nell'ultima stagione ha saputo conquistare una straordinaria qualificazione alla prossima Champions League.
 

Su quali giocatori punterà Thiago Motta?


Per la Juventus versione 2024/25, Thiago Motta sembra deciso a puntare su diversi elementi già presenti all'interno della rosa zebrata, su tutti Gleison Bremer e Andrea Cambiaso nel reparto difensivo, Nicolò Fagioli a centrocampo, senza dimenticare Kenan Yildiz e Dusan Vlahovic. Sono loro, dunque, quelli che salvo colpi di scena rappresentano le certezze granitiche sia per il presente che per il futuro a medio lungo termine. Da valutare ci sono invece altre situazioni, come quella di Federico Chiesa che - ad un anno dalla scadenza di contratto - deve ancora sciogliere i nodi relativi al proprio futuro. Chi invece non farà più parte del progetto è Wojciech Szczesny, giunto al passo d'addio (con destinazione Arabia Saudita) dopo ben sette anni in bianconero.
 

Chi arriva alla Juventus con Thiago Motta?


Il primo colpo della nuova Juventus targata Thiago Motta sarà sicuramente Michele Di Gregorio, destinato a diventare il nuovo portiere bianconero. Oltre al portiere che arriverà dal Monza, la Juve starebbe pensando a diversi rinforzi anche negli altri reparti: in difesa il nome più gettonato è quello di Riccardo Calafiori, già allenato da Thiago Motta a Bologna, mentre per quanto riguarda i terzini, tra i profili seguiti c'è Giovanni Di Lorenzo del Napoli. A centrocampo sembra ormai vicino l'arrivo di Douglas Luiz dall'Aston Villa, anche se l'obiettivo numero uno di Cristiano Giuntoli rimane Teun Koopmeiners dell'Atalanta. Madama potrebbe intervenire anche sul pacchetto esterni offensivi: in caso di partenza dei vari Chiesa, Kostic e Iling-Junior, la Juve potrebbe accelerare su profili come Berardi e Greenwood. Di carne sul fuoco, dunque, ce n'è in abbondanza. La sessione di mercato che scatta ufficialmente il prossimo 1° luglio ci racconterà l'evoluzione della nuova Juve. La prima di Thiago Motta.