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    Juventus, (come) si può davvero ripartire dal derby?

    Juventus, (come) si può davvero ripartire dal derby?

    • SB
    La Juventus si trova nuovamente davanti a uno spartiacque. Ancora. Eppure, nonostante quella sensazione di déjà vu, i bianconeri si trovano in una situazione se possibile diversa dalle precedenti. La prima sconfitta contro una squadra italiana rappresenta un altro passo falso, questa volta più pesante, e non solo per il modo in cui è arrivato, o meglio, è da lì che partono altri problemi verso il futuro. La Juve ha perso una partita che aveva messo in cassaforte, e dalla rimonta del Milan il carattere è mancato completamente, evidenziando lacune che vanno oltre l'età media di questa squadra. Non solo, il colpo subito dai bianconeri è apparso più profondo e grave anche dalle parole di Thiago Motta, che nel post partita ha parlato di una reazione "non buona", anche se definirla inesistente non sarebbe così scorretto, da entrambi i lati. E dunque, si può davvero ripartire dopo Juventus-Milan?
     

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    La risposta è un sì, che tuttavia ha sempre meno forza e riferimenti. Si è parlato degli errori dopo Lecce, dopo la gara con il Venezia e la Fiorentina, eppure la sensazione è che non si riesca a imparare, o meglio a trovare la vera chiave degli errori. Ripartire, però, è necessario per non cadere in un tunnel già buio e traballante di per sé. La Juventus non può e non deve aggrapparsi ai lampi di Yildiz, uno dei pochi che è riuscito a incidere contro il Milan. La reazione deve essere collettiva, a partire da Thiago Motta: le parole prima e dopo il match di Supercoppa hanno infatti fotografato il problema che in questo momento è la causa degli altri: l'aspetto mentale. Dunque è da qui che si deve ricominciare, con l'idea di dover necessariamente cambiare passo e pensiero, altrimenti gennaio rischia di essere il mese del tracollo. 

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