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Come giocherà la Juventus di Thiago Motta
I motivi della scelta? Giuntoli voleva un tecnico giovane, ambizioso, carismatico. Che costasse un filo meno di Allegri, certo. Ma che potesse allo stesso tempo incarnare lo spirito Juve, eppure declinarlo in maniera differente. No, non solo dal punto di vista del gioco.
La rivoluzione Thiago Motta: cosa cambierà?
Sarà uno stile molto diverso rispetto al precedente. E per un motivo su tutti gli altri: Thiago vuole una squadra estremamente attiva, con la palla e senza palla. Dunque, addio passività, al limite tener duro quando ci saranno attacchi da tutti i lati.
Dobbiamo aspettarci una Juve di possesso, però? Sì, ma dovrà essere un'abitudine da acquisire. Nell'ultima stagione, il Bologna di Motta ha avuto una media del 57,8%. Solo il Napoli ha fatto meglio. La Juve aveva quasi il 10% in meno, ferma a 48,4%.
I tratti distintivi saranno due e saranno determinanti, da assimilare sin da subito. La pressione alta aiuterà la Juventus a raggiungere l'agonismo richiesto dallo stesso allenatore. Poi il movimento, l'occupazione degli spazi in maniera dinamica. La forza nelle gambe per poi accedere alla testa, negli ultimi metri.
Quale sistema di gioco sarà utilizzato?
Difesa a quattro: è il punto cardine, e da qui si riparte (lo si vede, capisce e intercetta anche dal mercato), con la remota possibilità eventualmente di sfilare a tre in determinate situazioni.
Sarà 4-3-3 o 4-2-3-1, a seconda di chi resterà - Chiesa? -, a seconda di chi arriverà, vedi la trattativa per Calafiori. Vedi la scelta fatta su Douglas Luiz, per il quale qui trovate numeri e statistiche.
Su chi punterà Thiago Motta?
Ecco, a proposito dei singoli. Un po' di dubbi su Vlahovic restano, soprattutto sull'interpretazione del ruolo - ne abbiamo parlato con Luca Bedogni, qui -, poi c'è la questione Chiesa e il relativo ruolo. Ci sarebbe spazio, ma ci sarebbero anche dei compiti difensivi che necessitano di un'applicazione finora vista solo a fasi alterne. Questa situazione genera oggettivamente incertezza.
Certezza sarà sicuramente Andrea Cambiaso, già passato dalla scuola di Thiago due stagioni fa. Certezza sarà pure Kenan Yildiz: in una Juve senza intoccabili, lui ha raggiunto l'aura che avrebbero voluto in tanti. Sarà la sua stagione, la prossima? Di sicuro, le occasioni non mancheranno.
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