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    Weah-Motta, il confronto a bordocampo indica la sofferenza degli attaccanti

    Weah-Motta, il confronto a bordocampo indica la sofferenza degli attaccanti

    Al "Jan Breydel Stadion" c’è stata una scena emblematica della frustrazione di Thiago Motta. La squadra stava tornando in campo dopo l’intervallo, e il tecnico era impegnato in un acceso confronto con Timothy Weah. I gesti di Motta erano inequivocabili: con la mano sinistra mossa in verticale e la destra in diagonale, indicava all'americano di essere più dinamico per favorire le avanzate di Savona sulla fascia.

    Weah ha tentato di replicare alle osservazioni del tecnico, ma Motta lo ha interrotto con fermezza. "Ma no, ma no," ha urlato, sottolineando con tono deciso che il giocatore era troppo statico. Poi ha chiesto a Weah di usare di più la testa, lasciando intendere che si aspettava un approccio tattico più intelligente e proattivo. Una scena che ha sintetizzato l’esigente visione di Motta e le aspettative elevate nei confronti dei suoi giocatori.

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