
Tiago Djalò si gioca la Juventus: la concorrenza, il mercato e la decisione di Motta
L'occasione per convincere Motta
Per Tiago Djalò il ritiro estivo bianconero, che si distribuirà tra la Continassa e il campus Adidas a Norimberga, rappresenterà una ghiotta chance per provare a convincere il suo nuovo allenatore, ovvero Thiago Motta, a puntare su di lui come risorsa preziosa per il pacchetto difensivo. I tanti impegni a calendario - con la Juve che disputerà ben cinque competizioni - necessitano di una rosa profonda con la quale affrontarli nelle migliori condizioni possibili. Ed è per questo che a Tiago Djalò viene chiesta una pre-season all'insegna della pura sostanza per dare continuità e stabilità alla sua presenza nel progetto bianconero.
La concorrenza e il mercato
Non sarà però una missione semplice perché la Juventus, ad oggi, conta tanti giocatori nel reparto arretrato: Gleison Bremer, Danilo, Federico Gatti, Daniele Rugani, Dean Huijsen e Facundo Gonzalez sono i centrali attualmente in rosa oltre a Djalò. Tra questi gli unici che sembrano godere di un'assoluta centralità all'interno del progetto sono i due brasiliani e l'ex difensore del Frosinone, ma a Djalò servirà una vera prova di forza e consistenza per provare a scalfire e a riscrivere le gerarchie. Attenzione anche al mercato, perché la difesa della Juve potrebbe essere riformulata anche da qualche operazione in entrata: Jakub Kiwior e soprattutto Jean-Clair Todibo sono profili che a Torino piacciono molto. L'eventuale arrivo di uno dei due andrebbe a congestionare un reparto che a quel punto necessiterebbe ancora di più di essere smaltito.
Tiago Djalò resterà alla Juventus?
Un quesito molto sensato ma che necessita di ancora un po' di tempo di prima di arrivare ad una risoluzione. Il calciatore, come detto, verrà attenzionato in maniera scrupolosa da Thiago Motta e dal suo staff durante il ritiro e solo a quel punto si potrà avere una quadra migliore della situazione e magari comprendere se il classe 2000 avrà margini più o meno ampi all'interno della rosa zebrata.
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