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McKennie reintegrato, altro colpo di scena con la Juventus: tutte le tappe di una storia di 'amore e odio'
E non è la prima volta, come dicevamo, che lo statunitense vede cambiare in maniera netta la propria situazione con la Vecchia Signora, che anche dodici mesi fa, dopo il deludente periodo di prestito al Leeds, lo aveva messo ai margini del progetto salvo poi decidere di puntare ancora su di lui (e trovandosi soddisfatta, visto il buon rendimento del giocatore che, in assenza di Paul Pogba e Nicolò Fagioli, è diventato di fatto un titolare fisso, spesso utilizzato da Massimiliano Allegri anche nel ruolo di esterno).
McKennie-Juventus: tutte le tappe della storia
La storia di McKennie in bianconero comincia nell'estate 2020, quando la Juve lo ingaggia in prestito dallo Schalke 04: dopo un inizio in sordina, il classe 1998 riesce a ritagliarsi sempre più spazio nella squadra di Andrea Pirlo, tanto che nel marzo 2021, a stagione ancora in corso, il club decide di riscattarlo per oltre 18 milioni di euro. Il 30 gennaio 2023, dopo mesi di alti e bassi, viene ceduto a titolo temporaneo al Leeds United, che però con la retrocessione in Championship non lo conferma, rispedendolo a Torino. Qui, come dicevamo, finisce sulla lista degli esuberi senza però trovare una sistemazione, finché Allegri non si convince a reintegrarlo, un po' come successo in questa estate con il nuovo corso targato Thiago Motta.
Che oggi, a due giorni dall'esordio in campionato, ha optato per rimetterlo in rosa, probabilmente convinto del fatto che, in assenza di ulteriori rinforzi dal mercato, McKennie possa offrire come in passato un contributo utile alla causa bianconera. Si sta pur sempre parlando, del resto, di un giocatore da 134 presenze con la maglia della Juve, per un totale di 8.826 minuti. Forse non sempre semplicissimo da gestire, in alcune occasioni, ma evidentemente nemmeno da scartare completamente.
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