ClaudioVilla

Locatelli in Nazionale, il lavoro di Thiago Motta e quella frase di Spalletti: 'Gli mancavano delle cose, ore le fa'
Il ritorno di Locatelli in Nazionale: cosa è cambiato
Locatelli in questo periodo ha dovuto passare da quell'esclusione agli europei che non si aspettava, come dimostra la storia con sfondo nero pubblicata dopo la notizia che non avrebbe partecipato alla competizione. D'altronde era stato sempre presente fino a giugno. Poi però era cambiato qualcosa; le prestazioni con la Juventus non arrivavano e Spalletti ha intrapreso altre strade, puntando ad esempio sul compagno di squadra, Nicolò Fagioli, non senza ricevere critiche.
La rinascita con la Juventus
Estate non semplice anche in ottica Juve, visto che i tanti investimenti fatti dal club bianconero a centrocampo portavano a immaginare un nuovo ruolo per Locatelli, non più così centrale. E invece? La realtà ha detto che l'ex Sassuolo è balzato subito davanti nelle gerarchie di Motta, che in campionato lo ha sempre schierato dal primo minuto tranne in un'occasione. Fiducia che Manuel ha ripagato, con prestazioni in crescita che hanno convinto Spalletti a richiamarlo.
"Locatelli non l'ho portato sottolineando che gli mancavano alcune cose: ora gliele vedo fare e lo riporto", ha spiegato in conferenza il commissario tecnico. Ma a cosa si riferisce? Al nuovo modo di giocare di Locatelli, che oltre ad essere centrocampista di rottura e di equilibrio, è tornato a dare qualità in manovra. Il Locatelli visto soprattutto nelle ultime partite è un giocatore che ha ritrovato fiducia nei propri mezzi e quel coraggio di non fare sempre la giocata più scontata e semplice. Aspetti che sono passati inosservati a Spalletti, anzi. Eccole, le cose che mancavano e che ora invece ci sono.
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