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La rabbia di Motta è l'immagine del momento: la Juve è il primo nemico di sé
Thiago Motta in Torino-Juventus
Dev'essere stato abbastanza snervante per Motta ritrovarsi alle spalle ancora una volta così poche soluzioni. Proprio per questo c'era bisogno di lui, delle sue scelte, della guida alla squadra. Dell'abilità - che pur possiede - di raddrizzare la partita in corsa. E invece no, si è perso in un bicchiere di rabbia, aizzato dall'ira di Vanoli in uno scontro da prima categoria. Peccato.
Ma cosa l'ha fatto scattare così tanto? Molto probabilmente, qualche parola di troppo volata dalla panchina del Toro, a cui Thiago ha voluto rispondere in prima persona, digrignando i denti. E' stato l'unico attacco della serata, prima di rifugiarsi nuovamente in un gioco di difesa, almeno davanti alle telecamere. Davanti ai troppi pareggi, ha risposto con le sole due sconfitte. Basteranno? No, a nessuno. Nemmeno a lui.
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