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Yildiz illumina all'esordio con la '10': nelle parole di Fabregas e Thiago Motta la differenza con gli altri
Thiago Motta l'ha schierato dietro la punta, per dare supporto maggiore a Vlahovic. Ma si sa, i grandi giocatori la posizione la trovano da soli. Una volta in mezzo, una volta più largo a destra. Ogni tanto più basso per iniziare la manovra o dentro l'area, a rendersi pericoloso. D'altronde "Yildiz può giocare ovunque" come ha ribadito il tecnico. Minuto dopo minuto Kenan si è preso la squadra sulle spalle, come deve fare chi ha quel numero lì. Impressionante il primo controllo e il movimento a seguire, così come la capacità di fare sempre la giocata migliore. E i passaggi, anche quelli che sembrano più "banali", sono perfetti, a guadagnare tempo e spazio.
"Se gioca con questa responsabilità, può giocare ovunque. Di grande livello. Sia tecnico, fisico, soprattutto mentale. Non è solo la qualità che dimostra in campo, è un ragazzo che lavora tantissimo. Siamo contenti di averlo con noi", l'elogio di Thiago Motta nel post partita. Non sono parole scontate perché il tecnico difficilmente si sofferma sui singoli preferendo parlare del lavoro di squadra. Yildiz però non è uno qualunque. E lo dimostrano le dichiarazioni del tecnico del Como, Cesc Fabregas al fischio finale: "Quando vedi giocare Yildiz non è questione di tattica: è semplicemente qualità". Parole che escano dalla bocca di uno che ha giocato con il numero 10, Lionel Messi.
Da solo ha creato più chance di tutto il resto della squadra. Basta forse questo dato per capire chi e cosa è Yildiz per questa Juventus. Ecco i numeri della sua gara.
- Assist: 1
- Expected assist: 0.49
- Passaggi chiave: 3
- Tocchi: 49
- Duelli vinti: 6 (75%)
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