Redazione Calciomercato

Kenan Yildiz non è Alessandro Del Piero: ed è giusto che sia così
Altri tempi, altri percorsi, altro tutto. L’errore è sovrapporre Yildiz a Del Piero e pensare che così si possa immaginare di avere un degno erede dell’ex capitano e numero 10 bianconero. Due situazioni differenti, qualche somiglianza, immagini e suggestioni di cui godere ma niente di più.
E il discorso non è tecnico. Il turco classe 2005 ha i numeri, il potenziale per diventare un calciatore top del panorama calcistico mondiale. Ha ancora tanto da lavorare e da dimostrare, ma se c’è qualche punto interrogativo questo non è dovuto alle qualità. E lo stesso pensa la Juventus e Thiago Motta che su di lui hanno deciso di puntare. Il messaggio estivo è stato chiaro: non esistono incedibili, ma qualcuno è più incedibile di altri. Tra questi: Kenan Yildiz.
La distanza sul rinnovo di contratto – di cui vi abbiamo parlato -, rientra nelle normali dinamiche delle trattative. È legittimo che l’entourage di Yildiz giochi al rialzo, visto il ruolo centrale in squadra. Ma non è la prima volta che si manifesta una diversità di vedute, a partire dalla stagione in Under 19 e la volontà del turco di essere considerato tra i ranghi dei più grandi.
Diversità di vedute, mai uno scontro e lo stesso avviene in questi giorni. Legittime ambizioni che, insieme alle qualità e alla cultura del lavoro, hanno portato Yildiz ad essere un potenziale titolare della Juventus a 19 anni. E da qui Kenan vuole partire, si vede ancora in bianconero oggi e nel prossimo futuro. Con la maglia numero 10? Molto dipenderà dal rinnovo di contratto. Erede di Del Piero? Ecco, oltre a linguacce e fascinazioni la sensazione è che stiamo parlando di qualcosa di molto diverso. E va accettato, così com’è.
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