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Troppa distanza in Europa per la Juventus Women, i tre aspetti sotto cui si deve ancora crescere
Perchè la Juventus Women è stata eliminata dalla Champions League?
Ci hanno provato le bianconere, sempre, fino alla fine. Quindi ciò che di positivo ci si porta a casa è certamente l'atteggiamento o, l'approccio, di cui spesso parla Max Canzi. Ciò che emerge dai confronti con le big d'Europa però è che il divario è ancora troppo netto. Perchè? La fisicità prima di tutto, si vede chiaramente dopo pochi minuti dall'avvio della gara contro il Bayern Monaco quando una spallata di Buhl mette fuori dai giochi Bergamaschi spostandola di qualche metro. Lo stesso Canzi al termine della sfida ammette: "Sicuramente c'è un gap fisico come avevo detto a Londra, ma poi oggettivamente tecnico e di palleggio. Però alle ragazze non imputo nulla".
Differenze fisiche ma non solo
Cos altro è mancato? In alcune situazioni certamente l'esperienza. Si pensi che parecchie bianconere erano all'esordio assoluto nella massima competizione europea: Eva Schatzer, Chiara Beccari aveva esordito per una manciata di minuti contro il Vlaznia, la stessa Paulina Krumbiegel conosce bene il calcio tedesco (la sfida al Bayern lo evidenzia) ma in UWCL non aveva mai giocato, per citarne alcune. Le bianconere sono una squadra giovane che ha ampi margini di miglioramento.
La Serie A femminile è poco allenante?
I ritmi della partita. In Serie A Femminile infatti c'è ancora un evidente gap tra le prime della classifica e la seconda metà, la divisione in poule Scudetto e poule salvezza è stata fatta anche per questo. Tuttavia, nelle sfide così complesse in cui si paga ogni calo di concentrazione, anche se minimo, cosa che non sempre accade in Serie A. Inoltre, la velocità nel fare girare la palla, la visione e copertura degli spazi, sono su un livello diverso nei maggiori campionati europei.
La Juventus Women ha fatto il massimo?
Nonostante queste differenze, la risposta è sì. La Juventus Women ha lottato, ha provato a giocarsi le proprie carte. Forse ha commesso anche qualche errore, ma è umano. Il divario con le big d'Europa nonostante l'illusione iniziale contro il PSG c'è. L'Italia oggi deve crescere ancora, per poter competere davvero contro tutti.
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