APPROCCIO TIMIDO - "Mi aspettavo una partenza diversa del match, ma dopo un approccio timido, dopo un quarto d’ora la partita è cambiata: abbiamo avuto il predominio del campo e creato tante occasioni e la seconda parte del primo tempo giocata dai ragazzi è stata ottima. Nella ripresa ci abbiamo provato fino alla fine: abbiamo affrontato una squadra che, con il gol iniziale, è riuscita a incanalare bene la sfida e noi siamo stati costretti a rincorrere il pareggio. Peccato non esserci riusciti, perché meritavamo qualcosa in più". LA SQUADRA - "Ho a disposizione un ottimo gruppo di giocatori, in crescita da quando ho iniziato a lavorare con loro a luglio: giovani che lavorano sia sul lato tecnico che umano, siamo in fase di costruzione e quindi l’equilibrio in queste fasi fa la differenza. Ragionare e capire dove migliorare, come finalizzare meglio e riempire l’area ad esempio, ma sono tutte cose che non mi preoccupano: siamo qui per lavorare e migliorare, tutti insieme. Abbiamo la fortuna di giocare subito nei prossimi giorni e di provare a rifarci, anche perché il percorso in Youth League per noi è importante tanto quanto il campionato. Dobbiamo essere consapevoli del gruppo e delle potenzialità, ma sono tranquillo da una parte e voglioso di rifarci subito dall’altra".
PUCZKA - "Puczka abbiamo deciso insieme alla società di farlo giocare con noi: ha fatto una buona partita, è un ragazzo del 2005. È più avanti di altri per certi versi, ha inciso e provato a fare le sue cose, è un giocatore di prospettiva e con l’Under 23 sappiamo che ci possono essere questi “scambi”. Ai ragazzi in spogliatoio ho detto che non si può sempre crescere e migliorare costantemente: sono le difficoltà che ti fanno diventare un calciatore migliore e che possono permetterci di fare ulteriori passi in avanti".