
Juventus-Cagliari, non solo i due punti buttati: tre aspetti che devono far riflettere Thiago Motta
Juventus-Cagliari, i tre aspetti che preoccupano
A prescindere dal pareggio, che ovviamente mette tutto in una luce diversa, la Juventus ha mostrato di essere ancora una squadra in evoluzione e con margini di crescita, in particolare nella gestione di alcuni momenti della partita. E' mancato il cinismo nel chiudere il match e l'esperienza nel riuscire comunque a portare a casa il risultato. Ecco, in generale, c'è un dato che "stona" in questo inizio di stagione. Solo una vittoria all'Allianz Stadium in campionato su quattro partite giocate. I bianconeri non vincono in Serie A davanti ai propri tifosi dalla gara d'esordio contro il Como. Poi tre pareggi con Napoli, Roma e Cagliari. Un solo goal in tre partite, decisamente poco.
Senza Bremer tre goal subiti
Dai pochi goal - oltre ai risultati sottotono - in casa, alle reti subite, che sono diventate tre in più nelle ultime due gare. La Juventus aveva concesso un solo goal in 7 partite tra campionato e Champions prima di mercoledì. O meglio, prima che Bremer si infortunasse. Ecco, da quando il brasiliano è uscito ad inizio di Lipsia-Juventus, i bianconeri hanno subito tre reti. Un caso? Certo, due sono su rigore, ma oggi, c'erano già state avvisaglie di una maggior fragilità difensiva prima del pareggio. E questo nonostante un'altra prova convincente di Gatti e Kalulu ma è evidente che senza Bremer, la Juve deve capire come ritrovare la solidità.
Emergenza attacco
Infine, uno sguardo alle prossime settimane. C'è un'emergenza nel reparto offensivo. Al rientro dalla sosta, non ci sarà Conceicao perché squalificato dopo la doppia ammonizione. Non ci sarà Nico Gonzalez, fuori per infortunio, così come Milik. Di fatto, Thiago Motta, a meno di qualche cambiamento tattico, dovrà puntare di nuovo su Mbangula, che è apparso in difficoltà nelle ultime uscite. Ma soprattutto non avrà cambi offensivi per la sfida con la Lazio. Sarà chiamato ad inventarsi qualcosa, ma avrà tempo per pensare.
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