Ilbianconero.com

  • 2024 Getty Images
    'Tutta responsabilità mia'. La rabbia e le urla: per Thiago Motta è la serata più complicata

    'Tutta responsabilità mia'. La rabbia e le urla: per Thiago Motta è la serata più complicata

    • Cristiano Corbo, inviato a Torino
    "Aveva ragione a espellermi". Thiago Motta l'ha ammesso candidamente, come - e così è - se l'avesse preparata. Era inevitabile la domanda, del resto. Ma era tutto molto evitabile il resto, cioè il contesto. Perché tutta questa rabbia? Motta ha tenuto ogni emozione dentro e prima della partita ha deciso di non tuffarsi nel passato: ha evitato incroci e abbracci, la testa è finita solo sulla partita. Succede però che siamo umani, troppo umani. Persino un semi-cyborg come l'allenatore italobrasiliano: può provare a mettere in controllo ciò che vuole, ma alla fine uscirà sempre tutto fuori. Specialmente se la tensione gioca brutti scherzi. 

    La partita di Thiago Motta


    Per questo, davanti ai primi falli a metà, la rabbia di Motta si è fatta più forte. O comunque più evidente. Per tutta la sua partita, un'ora di gioco, l'allenatore ha vissuto un uno contro uno con il quarto uomo, che a più riprese ha chiesto l'ausilio del direttore di gara. E' stato un torrente, poi un fiume, quindi una cascata: è arrivato di tutto, tra le parti. E si è sentito un urlo indistinto: "No!". Probabilmente per il fallo su Ndoye fischiato a pochi passi da quel fumo che usciva dalle sue orecchie. 

    Come previsto, Motta espulso e la partita è proseguita su binari più disperati, dai quali la Juve paradossalmente ha tratto forza. Ha segnato Koopmeiners, ha pareggiato Mbangula, due che proprio non ti aspettavi e per motivi differenti. Due a due. Salva la faccia, non il momento, che resta estremamente complicato e trova pure l'ammissione del tecnico. Due frasi da portare a casa dal suo post partita: "E' tutta responsabilità mia". E "questo momento non ci lascia soddisfatti". Più di così, cosa dire?

    Commenti

    (17)

    Altre Notizie