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'Tutta responsabilità mia'. La rabbia e le urla: per Thiago Motta è la serata più complicata
La partita di Thiago Motta
Per questo, davanti ai primi falli a metà, la rabbia di Motta si è fatta più forte. O comunque più evidente. Per tutta la sua partita, un'ora di gioco, l'allenatore ha vissuto un uno contro uno con il quarto uomo, che a più riprese ha chiesto l'ausilio del direttore di gara. E' stato un torrente, poi un fiume, quindi una cascata: è arrivato di tutto, tra le parti. E si è sentito un urlo indistinto: "No!". Probabilmente per il fallo su Ndoye fischiato a pochi passi da quel fumo che usciva dalle sue orecchie.
Come previsto, Motta espulso e la partita è proseguita su binari più disperati, dai quali la Juve paradossalmente ha tratto forza. Ha segnato Koopmeiners, ha pareggiato Mbangula, due che proprio non ti aspettavi e per motivi differenti. Due a due. Salva la faccia, non il momento, che resta estremamente complicato e trova pure l'ammissione del tecnico. Due frasi da portare a casa dal suo post partita: "E' tutta responsabilità mia". E "questo momento non ci lascia soddisfatti". Più di così, cosa dire?
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