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Juventus, cosa dice il bicchiere mezzo pieno: Vlahovic spreca ma 'funziona'. E c'è un Koopmeiners in più
Insomma: non è stato il salvagente della Juventus, ma è stato pure l'uomo in meno quando si rischiava di affondare. Prima con quell'occasione creata da una magia palla al piede - alla faccia di chi parla di deficit tecnico -, poi con quel lob di Koopmeiners che ha deciso (giustamente) di calciare in porta. Risultato: poca roba. Più imprecazioni che prodotti concreti.
Cosa può cambiare dopo Juventus-Bologna
Per un Vlahovic che balbetta, pur dimostrandosi funzionale, c'è un Koopmeiners che trova il gol. E finalmente. "Non posso essere felice, però. Volevo la vittoria", le parole dell'olandese in conferenza. Come biasimarlo. Però potrebbe non essere arrivato invano, o comunque non essere utile al pari. Koop ha lavorato in maniera costante e ha legato il gioco come sempre. E' stato differente l'attacco alla porta, così come la posizione. Perché - arretrando - l'olandese ha trovato il suo posto nel mondo, trovando molto più spazio per attaccare le zolle concesse dal Bologna. Praticamente, fronte a Skorupski, è stata un'altra vita.
Con Conceicao che ha dato tutto e pure di più, da Weah la Juve avrebbe potuto e forse dovuto pretendere di più. E' mancato lui, il suo guizzo, la possibilità di andare da una parte all'altra e non solo nella comfort zone del portoghese. Yildiz ha dimostrato già qualcosa in più. Tutto il resto se l'è preso il coraggio di Mbangula. Alla fine, quasi buone notizie. Quasi.
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