Calciomercato.com riflette così sul momento della Juventus, reduce dalla sconfitta contro il Benfica: "C'è un altro campanello d'allarme importante che emerge dal post partita, e lo si evince dalle parole di Mattia Perin: "Siamo in un momento molto difficile, dobbiamo prenderne atto. C’è da parlare poco e lavorare tanto. Accettiamo le critiche perché le meritiamo. Esiste un solo modo per superare questo momento, compattarci tutti insieme, fare gruppo e continuare a lavorare. Non conosco altre ricette. Ci sono tanti giocatori che hanno giocato tante partite. Abbiamo 6 difensori fuori da inizio anno, a un livello come questo le energie fisiche e mentali sono tante. Chi ha giocato tante partite sta subendo questa situazione, è umano. Dobbiamo trovare il modo per superare questo momento. Giocare con la maglia della Juventus è pesante, giocare ogni tre giorni lo è ancora di più. Non è un’alibi ma dobbiamo fare i conti con la realtà". Il gruppo, le responsabilità, le pressioni: l'analisi di Perin tocca, e centra, tanti bersagli. E ci porta a chiederci se debba essere il secondo portiere, dopo una sconfitta così, ad assumere su di sé il peso di parole di questo tenore. O se non toccasse a qualche rappresentante della società".
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