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Vlahovic, il mondo capovolto in una settimana: una doppietta per riprendersi la Juventus e silenziare le critiche
Genoa-Juventus, la partita di Dusan Vlahovic
Vlahovic, in quel di Genova, non solo ha incassato la fiducia di Thiago Motta - che l'ha schierato ancora una volta in qualità di epicentro offensivo - ma ha anche preso per mano la Juventus, indirizzando la partita proprio nel momento in cui i fantasmi sembravano sul punto di riproporsi. L'attaccante serbo si è infatti assunto la responsabilità di trasformare il calcio di rigore che ha illuminato il percorso di una Juve tornata finalmente vincente anche in campionato.
Un rigore trasformato in maniera chirurgica, con grande freddezza. Ma non solo. Perché DV9 nella ripresa ha deciso di aggiungere il carico di effetti speciali alla sua partita e dopo appena sette minuti ecco servito il bis con un pregevole mancino ad incrociare che si è insaccato in buca d'angolo, griffando la seconda doppietta del suo campionato, ad un mese di distanza dalla prima messa a referto al Bentegodi contro il Verona. Nel mezzo un mese scandito da tante difficoltà che oggi assomigliano soltanto ad un pallido ricordo.
E così nel giro di una settimana il numero 9 bianconero è passato da emblema dei problemi offensivi della Vecchia Signora a capocannoniere della Serie A - con 4 goal in 6 partite - a braccetto con Thuram, Retegui e Pulisic. Decisamente niente male. Decisamente il modo migliore per silenziare le critiche piovutegli addosso in tempi recenti. Dusan l'ha fatto e l'ha fatto nella lingua che conosce meglio: quella del goal.
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