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Sulle colonne di Tuttosport, l'ex arbitro Gianpaolo Calvarese ha analizzato gli episodi da moviola del match dell'Allianz Stadium. Di seguito la sua analisi:

"Primo vero big match della carriera di Sacchi: aveva diretto Inter-Lazio l’anno scorso, ma a fine campionato, coi verdetti già stati espressi. L’episodio di maggior rilievo del primo tempo è il rosso diretto per Romagnoli, colpevole di fallo da ultimo uomo (DOGSO) su Kalulu. Il biancoceleste vuole intervenire sulla palla, ma l’avversario lo anticipa. Dal campo Sacchi non riesce a cogliere se ci sia l’impatto o meno. Viene richiamato dal Var e dopo l’On Field Review assegna l’espulsione. Piuttosto evidente la dinamica dell’intervento. Ma allora perché è stato necessario il VAR? Verosimilmente Sacchi ha “perso l’attimo” per capire se fosse dentro o fuori dall’area (si porta la mano all’orecchio per ascoltare l’assistente). Giusto non intervenire sullo spalla a spalla nell’area della Lazio tra Gila e Vlahovic: un contatto di gioco, nulla di irregolare. Non c’è niente nemmeno sul tocco di braccio di Gila: lo spagnolo prova a prendere il pallone col corpo e vi riesce; poi questo carambola sul braccio destro, che si trova però in posizione naturale. Rischia il rosso Douglas Luiz per il fallo su Rovella. L’intervento è pericoloso, il punto di contatto alto. Giusto il giallo però, perché il piede non è a martello in opposizione, ma laterale, e scivola fino allo scarpino. Sul pugno del brasiliano alla schiena di Patric le immagini non sono chiare e quindi il Var non può valutare l’entità"


 



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