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Maifredi-Thiago Motta, il paragone di Cucci: 'Lo dissi allora, lo ripeto oggi...'
LE PAROLE DI CUCCI - Un Juventus-Bologna del 17 marzo 1991 che seguii con trasporto sentimentale - e un po’ di rabbia - perché sulla panca bianconera c’era Maifredi. Nonostante la forte differenza tecnica - a favore della Juve - il Bologna di Gigi Radice pareggiò: gol del rossoblù Waas (chi lo ricorda?) pareggio di Robi Baggio. Su rigore. Cominciò a prender corpo quella che gli juventini avevano battezzato “stupida profezia “. La mia: “Maifredi non andrà lontano”. E così fu. (…) Ma dicevo di Motta. Un simpatico Max - con blog tv “Good Morning Juventus” e una gatta nera (io ne ho due, gemelle) - mi becca in castagna con un dialogo guerinesco precampionato fra Zazzaroni e me. Domanda: “La Juve di Motta è la grande curiosità della stagione: come pensi che andrà a finire?”. Risposta: “Non la meno lunga, così si capisce subito se ho detto una fregnaccia: assistito da ragionieri, commercialisti e dal solo Giuntoli che non è l’Italo Allodi che allevò il bravo ma sfortunato Armando Picchi, Motta non farà molta strada. E i criticonzi diranno “Io l’avevo detto” pur avendolo accolto con la fanfara dei bersaglieri”.
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