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Juventus, pochi leader? Motta non la pensa così
"Vlahovic e Conceição saranno indisponibili, così come Bremer, Cabal e Milik", ha spiegato Thiago Motta in conferenza stampa, senza lasciar trasparire il minimo turbamento. È un atteggiamento che rispecchia il suo approccio: ormai abituato a fare i conti con un’interminabile lista di infortuni che accompagna la Juventus dall’inizio della stagione, il tecnico non vuole che queste assenze diventino un alibi. Motta è chiaro: più dei nomi, sarà il carattere a fare la differenza. È quello che si aspetta dal gruppo, soprattutto dopo la deludente prestazione del secondo tempo contro il Milan.
La posta in palio è alta, sia per la classifica che per il morale. "Non vediamo l’ora di scendere in campo, per noi stessi e per i nostri tifosi. È una partita che vogliamo vincere", ha dichiarato con convinzione. Il tecnico respinge le critiche sulla presunta mancanza di carattere della squadra, ricordando che in Supercoppa, in svantaggio, è mancata la giusta reazione, ma in altre occasioni il gruppo ha dimostrato di saper reagire. "Il carattere c’è, e sono convinto che possiamo aumentarlo. Questo è il nostro obiettivo".
Nonostante la giovane età media della rosa, ulteriormente abbassata dall’assenza di Danilo, Motta non teme la mancanza di leader. Anzi, riconosce che la squadra ha già figure carismatiche e il potenziale per farne emergere altre. "La leadership è innata. È qualcosa che i compagni riconoscono. Alla Juventus ci sono leader e c’è spazio per nuovi. Il mio compito? Mostrare il cammino".
La sfida contro il Torino, quindi, non sarà solo una battaglia sportiva, ma un banco di prova per dimostrare che la Juventus può reagire con forza e determinazione alle difficoltà. Thiago Motta è pronto a scommettere sulla crescita del suo gruppo, convinto che solo con il carattere e una mentalità vincente si potrà tornare a dominare, indipendentemente dagli ostacoli lungo il percorso.
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