Juventus, i successi politici di Calvo e Chiellini e i nuovi equilibri del calcio italiano
Cosa sta succedendo
Oggi si è tenuta la terza assemblea elettiva per l’AD della Lega, conclusa con la riconferma di Luigi De Siervo, sostenuta dal blocco Juve-Inter-Milan e società straniere. Questo schieramento, che ha prevalso su Lotito, De Laurentiis e Cairo, dimostra ancora una volta la sua forza.
Lo stesso blocco era uscito sconfitto nell’elezione del nuovo Presidente di Lega Serie A, Ezio Simonelli. In quel caso, il presidente del Napoli De Laurentiis, assieme ad un consigliere indipendente della Lega, Gaetano Blandini, ha presentato – a nome del trio - un ricorso al Tribunale di Milano con la richiesta di destituzione di Simonelli. Ad essere contestato era un possibile conflitto di interessi di Simonelli che, per i tre, renderebbe invalida la sua elezione. Per questo, è stato chiesto al tribunale un procedimento d’urgenza via art. 700 del codice di procedura civile.
Ricorso bocciato, mentre per De Laurentiis e il Napoli si prefigura l’ipotesi di violazione della clausola compromissoria, ovvero la regola che obbliga i club a risolvere le controversie di ambito sportivo alla Camera arbitrale, mentre stabilisce che per adire alla giustizia ordinaria serva l’autorizzazione del Consiglio federale. Cosa comporterebbe la sua violazione? Fino a 3 punti di penalizzazione in classifica per il club, in questo caso il Napoli, e fino a un anno di inibizione. Sulla questione ci stanno lavorando i club oggi maggioranza, e la palla passa a Chiné.
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