
Genoa-Juventus 0-3, le PAGELLE: Vlahovic, sta tutto in quell'esultanza. Nico e Koop si accendono, Danilo no
Sì, perchè alla fine la Juventus non è molto differente dalle ultime versione di sè in campionato. Una squadra solidissima ma che, superata la metà campo, rallenta e non ha il ritmo giusto per aprire le maglie delle difese che si chiudono bene, come quella del Grifone. Una squadra che si attacca all'episodio - questa volta il rigore -, per poi sfruttare gli spazi e potenzialmente diventare devastante.
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PERIN 6.5 – Non si sottovaluti il suo lavoro nel dirigere i movimenti dei compagni, a stadio vuoto è più chiaro che mai. Tra i pali, si fa trovare pronto quando serve e nel finale evita che la partita si riapra

DANILO 5 – Perché era sparito dai radar? La risposta sembra arrivare dalla prestazione di oggi: lento nel pensiero e nell’azione, tanti errori che solo per caso non risultano fatali. C'è della ruggine da levare, per tornare sui suoi livelli

BREMER 6 – La solita roccia, certo oggi il getto d’acqua che prova a scalfirla è meno insistente di altre volte. Il lavoro non è complicato, ma lo svolge al meglio.

KALULU 6.5 – Nel primo tempo una chiusura importantissima in area, oltre a questo solidità difensiva e i tempi giusti per risalire il campo e creare occasioni in avanti. Tuttofare

Dal 28’ st SAVONA 6 - Un quasi assist per Vlahovic e una leggerezza su Matturro nel finale

ROUHI 6 – Nella sua partita ci sono una serie di errori che gridano a squarciagola: DEBUTTO DA TITOLARE IN SERIE A. E’ acerbo e si vede, ma c’è sicuramente del buono e nell’azione del rigore ci mette lo zampino

Dal 28’ st CAMBIASO 6 - Testa la gamba in vista della Champions

MCKENNIE 6.5 – Una partita manifesto per Wes: si fa trovare pronto, al posto giusto nel momento giusto. Come nella vita, come nelle estati che lo hanno visto partire ai margini della squadra.

Dal 16’ st DOUGLAS LUIZ 6 - Ordem e Progesso, ma senza i ritmi di Samba

FAGIOLI 6 – Bacchetta in mano, detta i ritmi dei suoi. Non sono ritmi forsennati, ma quando il pallone passa dai suoi piedi, la manovra ne giova

NICO GONZALEZ 7 – L’unico a saltare l’uomo, a creare superiorità e, di conseguenza, pericoli per la difesa del Grifone. Dalla sua pennellata nasce l’azione del rigore segnato da Vlahovic.

Dal 16’ st CONCEICAO 7 - Ma come fa? Pochi allenamenti con il gruppo ed è già brillantissimo: il goal è un premio ad una prestazione che lo fionda in alto nelle gerarchie

KOOPMEINERS 6.5 – Nel primo tempo, rincorre la posizione giusta, il tempo giusto, la giocata gusta per fare la differenza. E poi la trova: l’assist per Vlahovic è una gioia per gli occhi e per l’attaccante serbo che ha fame di goal. La traversa sa di occasione mancata

YILDIZ 6 – Nell’uno contro uno sono più le volte in cui viene rimbalzato, rispetto a quando riesce a fare la differenza e i compagni lo richiamano spesso in fase di pressing. Il suo tocco, però, è decisivo per ingannare De Winter nell’azione del rigore.

Dal 28’ st THURAM 6.5 - Equilibrio in mezzo al campo e l'assist per Conceicao

VLAHOVIC 7.5 – Sta tutto in quell’urlo, dopo il primo goal, che squarcia violentemente il silenzio di Marassi. Soffocato troppo a lungo, lo fa esplodere insieme ai compagni. E poi concede anche il bis: avanti così, la partita dimostra che dalle sue reti passa una buona porzione della stagione bianconera.

ALL. THIAGO MOTTA 6.5 – La sua Juventus, ottima fino a metà campo più in difficoltà davanti, dimostra di essere ancora appesa all’episodio che apre il match. Difesa schierata o difesa che si apre fa tutta la differenza del mondo per la sua Juve. La strada è giusta, ma c’è ancora da lavorare. Sicuramente con ottimismo, speranza e tre punti in più che non fanno mai male.
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