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Dybala, il retroscena: era tutto pronto, anche l'aereo privato. E domani...
La decisione è stata presa nel pomeriggio, dopo le dimostrazioni di affetto ricevute dai tifosi e dai compagni di squadra, che l'argentino aveva già salutato, tra cui Bove, Paredes e Soulè. Lo riporta Sky Sport.
Le reazioni in Argentina, che lo sconsigliavano di trasferirsi in Arabia Saudita per non compromettere la sua posizione nella Nazionale, e quelle in Italia, dove molti esprimevano rammarico per la sua partenza, hanno avuto un peso significativo.
Anche l'opinione della famiglia ha avuto un impatto: la moglie e la madre di Dybala non erano mai state veramente convinte della scelta. In realtà, Dybala stesso non era così deciso fin dall'inizio, tanto da aver rifiutato la prima offerta il 7 agosto. Successivamente, un rilancio e la panchina contro il Cagliari avevano inizialmente convinto il giocatore a partire. Dybala aveva accettato, e l'aereo privato era pronto da ieri per portarlo in Arabia, dove era previsto che giocasse addirittura la prima partita domani.
Questa mattina, quando ha lasciato Trigoria, Dybala aveva portato con sé alcuni scarpini e non aveva partecipato allo shooting della Lega, poiché era certo di lasciare il club. Tuttavia, nel pomeriggio ha avuto ulteriori riflessioni con la famiglia e l'agente, mentre la Roma non aveva ancora accettato formalmente l'offerta dell'Al Qadsiah e chiedeva un compenso maggiore. Inoltre, Friedkin non aveva ancora dato l'approvazione finale per il trasferimento.
Alle 19 circa, Dybala ha preso la decisione di restare e ha pubblicato un post simpatico ed enigmatico sui social, comunicando così la sua volontà di rimanere a Roma. Anche ai tempi della Juventus, quando aveva detto no al Manchester United (doveva esserci uno scambio con Lukaku), era pronto un post di addio, ma alla fine aveva scelto di restare. Lo stesso è accaduto oggi.
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