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Bologna-Thiago Motta, dentro le scintille: a deludere la società non è stato l'addio, ma ben altro
Una separazione burrascosa
Il Bologna, guidato dal patron Joey Saputo e dal ds Giovanni Sartori, non ha digerito i tempi dilatati con cui Motta ha comunicato la decisione di lasciare. Questo ha creato un clima di freddezza nei rapporti con la Juventus, visibile anche nelle trattative di mercato: emblematico il muro alzato dai rossoblù sull’eventuale cessione di Riccardo Calafiori. Le difficoltà proseguono, con i bianconeri che monitorano profili come Beukema e Lucumì per rinforzare la difesa.
Il legame controverso con i tifosi
Sul fronte tifoseria, Motta divide ancora. Parte della curva non ha dimenticato le tensioni iniziali della sua gestione, culminate in un confronto acceso a Casteldebole, ma ha anche riconosciuto il valore del lavoro svolto. Tuttavia, nel recente match contro il Monza, cori di contestazione rivolti all’ex tecnico hanno riacceso polemiche, smorzate dai fischi di disapprovazione di altri settori dello stadio, più grati per i successi raggiunti.

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