Juve, Alex Sandro è un problema
I tifosi della Juventus, neanche a dirlo, si sono subito scatenati sui social, esprimendo tutta la loro rabbia di fronte alla scelta di Massimiliano Allegri di puntare ancora una volta sul brasiliano - al passo di addio dopo una lunga parabola discendente - anzichè su Daniele Rugani, sostanzialmente sempre affidabile. Ed è proprio su questo punto che, anche nel day after con il pass per la finale di Coppa Italia in tasca, viene da concentrare la riflessione. Perché il problema - più che in questo Alex Sandro in senso stretto, che ormai non è nemmeno più una "sorpresa" - sta proprio nella scelta del tecnico, che in varie occasioni anche di recente lo ha preferito ad altri compagni nonostante, almeno in gara, sia evidente che non riesce più, da tempo, a dare un contributo positivo alla squadra.
Juve, Alex Sandro 'come Nonge'
Ci eravamo posti un problema simile anche un paio di mesi fa, in una situazione non troppo diversa nella sostanza: nel match perso contro il Napoli la "croce" era stata buttata sul giovane Joseph Nonge che, gettato nella mischia in una fase delicatissima di gara, per un motivo non chiarissimo, aveva finito per causare il rigore poi decisivo per la vittoria degli azzurri. Inutile negarlo, non si dice un'eresia se si esprime preoccupazione per un possibile errore, magari ingenuo, di un classe 2005, che un allenatore, però, dovrebbe prevenire, anche solo per scongiurare conseguenze negative sul suo percorso di crescita. Cosa che evidentemente non riguarda Alex Sandro, per cui tuttavia il ragionamento può essere ripetuto in maniera analoga: se è rischioso per la partita, per la squadra, perché schierarlo?
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