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Dall'editoriale di Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport:

"Cosa ha portato di positivo il 3-4-2-1? Una buona compattezza di squadra, sempre corta nelle transizioni. Di fatto, grazie alle linee strette, ha nascosto la porta all’Ecuador. È un sistema che aiuta a soffrire senza palla e, all’Europeo, contro squadre più forti, dovremo farlo. Buono anche il pressing, aggressivo e continuo. Altro aspetto virtuoso del nuovo modulo, l’economia di fascia. Ottimo debutto del granata Bellanova che ha galoppato parecchio e bene. Cosa ha funzionato di meno? La palla risucchiata dalle fasce ha limitato la costruzione centrale e anche il palleggio di controllo.

Siamo agli antipodi dell’Italia di Mancini che invece aveva nel doppio play e nel concorso esterno di Insigne il centro di potere. Questa è un’Italia da corsa, come ha confermato il raffinato raddoppio di capitan Barella, all’ennesimo partitone stagionale. Con Pellegrini in mediana nel 4-3-3, l’Italia perderebbe corsa, ma guadagnerebbe dominio. Trovato il centravanti, scoperta la corsa lunga e fresca di Bellanova, preso atto dello stato di grazia di Pellegrini, Spalletti ora dovrà fare le scelte difensive, soprattutto se verrà a mancare Acerbi per squalifica, e provare a recuperare il miglior Chiesa. Intanto abbiamo vinto due partite spinose come cactus, sapendo anche soffrire. Qualità da non sottovalutare nell’avvicinamento a Euro ’24, dove non dovremo più sperimentare, ma vincere".