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A margine del Premio Bearzot, Aurelio De Laurentiis parla così di Spalletti. 

INTUIZIONE - "Sono felice per il premio vinto da Spalletti. La mia è stata una felice intuizione. Ho dovuto depistarlo. Gattuso in quel momento non si sentiva bene e andai a Milano al Bosco Verticale per incontrare Spalletti, che avevo sentito già prima che andasse alla Roma e disse di no. Venne ad aprirmi e gli dissi: 'Luciano ho un grosso problema, se non si dovesse sentire bene Gattuso ho bisogno di te' .E lui: 'No, a giugno vengo'. Alla fine gli strappai un sì anche per l'immediato se fosse servito. Poi siamo andati avanti fino a giugno perché sono un gentiluomo e non ho voluto segare Gattuso. Forse sarei andato prima in Champions se l'avessi fatto". 

DEPISTAGGIO - "Nel frattempo per depistare tutti passai per Conceicao, per Allegri che venne per quattro volte a farmi lezione di calcio nei miei uffici e poi alla fine venne il bravo Luciano a riportarci tra i primi tre in Italia e anche quell'anno, lo scorso, poteva accadere qualcosa di diverso. Scudetto? Se le regole del calcio fossero diverse forse lo scudetto lo avremmo portato a Napoli già altre volte. Spalletti resterà a Napoli".