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Anche questa stagione sta per giungere al termine, ma la possibilità che questa possa non cessare veramente nel giro dei prossimi due giorni è ancora da tenere in considerazione in casa Juve. In virtù di quanto potrebbe decidere l'Uefa, infatti, in merito alla partecipazione delle prossime competizione europee alle quali i bianconeri si qualificheranno. Su questo e su molti altri argomenti si è espresso l'ex presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva a IlBiancoNero.com

Concentrandosi solo su quanto accaduto in campo, pensi che la Juve poteva fare di più di quanto ha fatto?

'Tralasciando i 10 punti di penalizzazione, la Juve doveva fare meglio le gare contro Empoli e Milan. Se la Juve avesse vinto tutte e 3 le gare sarebbe entrata in Champions, ma ora deve giocarsi l'accesso all'Europa League nell'ultima giornata contro l'Udinese. La mia delusione di tifoso nasce dal 4-1 contro l'Empoli e dall'1-0 contro il Milan, perchè prima di quelle due gare la Juve si è comportanta in maniera accettabile nonostante la situazione in cui si trovasse'. 

Crede che il risultato di Empoli sia dipeso anche dalla comunicazione sulla penalizzazione, arrivata pochi minuti prima di scendere in campo?

'Trovo assolutamente inopportuno che si dia una sentenza 15 minuti prima di entrare in campo, non è corretto. Si poteva comunicare benissimo due ore dopo la fine del match, non si può poi procedere a giudizi sportivi in corso di campionato, perchè la Juve ha pagato, ma hanno pagato anche le altre squadre e questo è un fatto che psicologicamente non può non aver influito sul cammino della Juve'. 

Favorevole al patteggiamento?

'Io sono favorevole al patteggiamento. Penso che il presidente Ferrero, che conosco molto bene, ha preso una decisione giusta. Ogni decisione ha sempre una controparte che critica, ma il cda e Ferrero hanno optato per iniziare il campionato prossimo esenti da eventuali penalizzazioni, con una nuova Juve e con dei giocatori diversi. Il cda del 2006, con me presidente, (la decisione fu del cda) decise di non dire al TAR come la Juve aveva pensato e agito, per evitare di cascare in dei trabocchetti di quelle che sarebbero state delle tensioni giuridiche che sarebbero durate per mesi e che non avrebbero consentito alla Juve di riprendersi da una situazione difficile, come quella che era la B. Penso che il buon senso di Ferrero debba prevalere su quelli che sono i desideri dei tifosi, che vanno comunque rispettati'. 

Ti aspetti un passo indietro anche per il caso Superlega?

'Questo è un tema importante. Ho letto un articolo odierno della Gazzetta, dove fa un punto generale su quello che è la situazione della Juve nel caso Superlega e sul fatto che la Uefa si deve pronunciare al massimo entro agosto, per via dei calendari. In quel caso la Uefa dovrà dire se i bianconeri verranno penalizzati. Io sono favorevole a Ceferin, ma torto o ragione, non vede la Juve in maniera positiva perchè la società non ha ancora preso una decisione in merito. Poi c'è da valutare la decisione della Corte Europea, dove è possibile che venga giudicato un fenomeno, tipo la Superlega, magari non quella ideata inizialmente, e chepossa mirare ad andare avanti. Questo sconvolgerebbe la Champions, i campionati internazionali e tutto ciò che ne consegue. Io credo che Ceferin non ce l'abbia con la Juve ma con Agnelli, perchè si è sentito tradito e secondo me l'atteggiamento di Agnelli è stato arrogante, perchè annunciare la Superlega alle 23 di sera, senza consultare neanche il cda a mio avviso è stato sbagliato'

Giusto continuare con Allegri?

'Io ho sempre avuto stima e simpatia nei suoi confronti, tra l'altro non lo conosco. Non ha mai rivendicato rigori, falli, a differenza di molti altri allenatori. Detto questo però, la Juve non ha giocato bene, è riuscita poi a portare a casa dei risultati ma nel finale di stagione si è persa. La legge del calcio in Italia penalizza gli allenatori, capisco che Allegri in questo momento sia in discussione e sulla bocca di quasi tutti i tifosi. Nel caso in cui venisse sostituito, con un esborso pesante, io vedrei una Juve del tutto rinnovata, con un allenatore giovane (sicuramente non Guardiola) e che sappia gestire il gruppo. La Juve però deve anche risanare un bilancio di circa 200 milioni di perdita e bisogna quantomeno pareggiare l'utile per non andare a perdere. Vedo una Juve giovane, nuova e che ha un settore giovanile che genera sempre nuovi talenti, da qui potranno attingere molto e bisogna ripartire anche da qui. Se fosse possibile anche mettere qualche italiano in più, perchè quando leggo che il calcio italiano è fantastico, che è arrivato in fondo all'Europa, bisogna sempre considerare che è stato fatto con presidenti stranieri e calciatori prevalentemnte di altre nazioni, che cavolo di calcio italiano eh?'. 

Vedi delle analogie tra l'arrivo di Amauri e quello di Vlahovic?

'Amauri venne pagato 24 milioni. Ci fece un bello scherzo perchè quando andammo a Palermo ci fece due gol e da li l'allenatore che avevamo disse: 'Voglio Amauri'. Sicuramente dobbiamo fare ammenda perchè Amauri non ha dato quello che speravamo che desse, aveva bisogno di allenamenti intensivi per mantenersi in forma e probabilmente a Palermo ci riusciva, ma alla Juve no. Vlahovic è diverso, è stato preso per arrivare tra le prime 4 e alla fine la Juve entrò in Champions. Però qualcosa è successo, perchè ha avuto dei problemi fisici e sta sicuramente meglio rispetto a come stava Amauri. Sotto il punto di vista psicologico gli è accaduto qualcosa, ma se fossi alla Juve lo terrei, perchè se va in un'altra squadra e fa 30 gol dopo ti mangi i gomiti. Va anche detto che se è necessario bisogna vendere, quelli che sono meglio vendibili devono essere ceduti. 

Perchè si preferì Poulsen e non Xabi Alonso?

'Questa è una domanda che mi fanno in tanti. Non voglio trovare giustificazioni e sarò sincero, nella divisione dei compiti tra me e Blanc, avevamo uguali poteri. Io come delega principale avevo quella della comunicazione e dei rapporti con la Lega, lui quella dell'area tecnica. Al di sopra di una certa cifra io dovevo controfirmare gli acquisti dell'area tecnica e non potendo vivere tutti i minuti al fianco di Blanc, mi ritrovai in quel momento che invece di prendere Xabi Alonso venne fatto il nome di Poulsen e io avrei dovuto firmare. Mi trovavo in ritiro con la Juve in Trentino e parlai con il vice allenatore dell'epoca e gli chiesi cosa ne pensarono del danese, loro approvarono e noi io firmai. Fu un errore, si trattava di spendere meno, però chi più spende meglio spende. Sicuramente con Xabi Alonso avremmo potuto fare delle cose migliori. Ora a livello societario vedrei molto bene Del Piero e mi auguro di trovarlo alla Juve un giorno. Aldilà dell'amicizia che ho con il presidente Ferrero, che era nel nostro cda ai tempi, sono tornato a parlare con un presidente della Juve da quando è arrivato lui, prima non lo facevo con nessuno perchè evidentemente non era stato apprezzato il mio modo di giudicare le performance del presidente Agnelli'.