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La finale di Champions League andata in scena il 6 giugno 2015 rimarrà in ogni caso nella storia, come simbolo della rinascita definitiva di un club uscito dall’inferno della Serie B e tornato ai vertici in tempo record. Peccato per i tanti, troppi rimpianti di una serata che poteva finire diversamente. 

INIZIO E FINE - All’Olympiastadion la Juventus, arrivata in finale dopo aver superato Borussia Dortmund, Monaco e Real Madrid nella fase ad eliminazione diretta, va subito in svantaggio per il gol di Rakitic. Una parata fantascientifica di Buffon su Dani Alves evita il doppio svantaggio ai bianconeri, che poi riescono a prendere le misure al Barcellona. Nella ripresa arriva la rete del pareggio, firmata da Alvaro Morata. La Juve rischia persino di andare in vantaggio, l’arbitro Cakir non fischia un rigore per un fallo netto di Dani Alves su Pogba in area: poi giunge puntuale la zampata blaugrana, con un contropiede finalizzato da Suarez, bravo a ribadire in rete dopo la parata di Buffon su Messi. E’ il gol che taglia le gambe ai campioni d’Italia, che subiscono a pochi secondi dalla fine anche la terza marcatura di Neymar. La Coppa vola in Spagna, ancora una volta… e come purtroppo sappiamo, non sarà l’ultima.