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L'inizio da incubo, poi un parziale riscatto con un paio di parate importanti tra Milan e Spezia. Wojciech Szczesny sta provando a risalire, rispondendo sul campo alle molte critiche. E Dino Zoff, grande ex Juve, ha parlato così di lui a Tuttosport: "Ci ha messo del suo e anche qualcosa in più: quell'intervento ha letteralmente salvato la partita della Juventus, in un momento in cui i bianconeri proprio non potevano permettersi un altro passo falso".
 
Zoff, l'ha stupita la reazione del portiere bianconero? 
«Macché, anzi: mi sembra piuttosto normale quello che ha fatto nelle ultime due partite. Szczesny è sempre stato un ottimo portiere e non c'era alcun dubbio che lo fosse ancora: ha dato il suo contributo, esprimendosi sui suoi livelli abituali». 
 
In che modo si supera un momento di appannamento come quello vissuto dal polacco nelle prime giornate? 
«Con una reazione collettiva. Ritengo che il problema fosse di squadra e non imputabile ad un singolo. Le prestazioni di un portiere risentono anche di quelle dei giocatori di movimento e, in campo, a tratti ho visto una grande confusione generale». 
 
Il successo di La Spezia ha spazzato via tutto? 
«Temo che qualche problemino da risolvere resti, nonostante la vittoria. Ma sono altrettanto certo che, due settimane fa, la Juventus una partita così non sarebbe stata in grado di ribaltarla». 
 
I bianconeri, anzi, sono stati spesso ribaltati finora: anche a Udine e Napoli, quando Szczesny qualche incertezza l'aveva mostrata. 
«E sono stati errori utili. Utili ad alzare l'asticella della concentrazione per fare in modo che non si ripetano più, soprattutto quando la posta in palio si farà più importante». 
 
Ma la Juventus è ancora in corsa per lo scudetto? 
«Tutto è possibile, quello di oggi non è più il mio calcio dei due punti a vittoria. Nel 2001, quando subentrai in panchina ad Eriksson, con la Lazio recuperammo undici punti alla Roma in poco tempo. Anche se quest'anno vedo tante squadre agguerrite in vetta alla classifica». 
 
Donnarumma: la decisione di non affondare il colpo in estate potrà trasformarsi in un rimpianto per la Juventus? 
«Gigio è un giovane con un avvenire straordinario davanti, ma per i bianconeri l’importante è poter dormire sonni tranquilli grazie ad un portiere affidabile tra i pali: Szczesny lo è. A 31 anni può assicurare un rendimento importante ancora per una decina di stagioni».