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L’ex portiere della Juventus Dino Zoff ha rilasciato un’intervista al Corriere di Torino, in occasione della sfida dei bianconeri contro il Napoli: “Quando tornavo a Napoli con la Juve erano sempre applausi a scena aperta. Non sono andato via per mia volontà, ma per una decisione del presidente Ferlaino dovuta a questioni economiche. E i tifosi lo hanno capito”

SULLA PARTITA – “Oggi è cambiato molto, rispetto alle previsioni iniziali. Questa partita ha un’importanza basilare, soprattutto per la Juve. Sono tre punti determinanti per rimettersi in carreggiata Champions. Parlare di scudetto non ha più senso, l’Inter ormai è lanciatissima”.

SULLA STAGIONE DELLA JUVE – “In campionato e in Champions ci si aspettava qualcosa di più, è vero. Ma dopo nove stagioni trionfali è molto difficile ripetersi. Questa poi è una squadra piuttosto nuova, si poteva immaginare che avrebbe incontrato qualche problema”

SULLE ULTIME PARTITE – “È un bottino preoccupante. Il vero problema è conquistare un solo punto in due partite contro il Benevento. Il derby invece è una partita diversa, anche se la squadra granata non è quella che affrontavo io: per dire, Pulici contro la Juve si trasformava. La mia sfortuna era incrociarlo due volte a stagione”

SU PIRLO – “La Juve ha inaugurato un nuovo ciclo, bisogna proseguire su questa strada. Dare la prima squadra a Pirlo è stata una scommessa? Lui è un ragazzo a modo, non ha esperienza ma credo che in questa stagione anche altri allenatori avrebbe avuto diversi problemi”

SU DYBALA, MCKENNIE E ARTHUR – Era giusto prendere provvedimenti, è stata una scelta logica, a maggior ragione in questi tempi di pandemia. La Juve ha preso una decisione quasi doverosa. E comunque quei tre calciatori non erano nelle migliori condizioni fisiche per giocare il derby”

SU BUFFON – “Se si diverte, è giusto che cerchi spazio per giocare con più continuità. Buffon ha dimostrato di essere ancora molto reattivo. Non so se lascerà o meno la Juve, ma Gigi deve comunque fare tutto quello che si sente. Giocare a calcio è splendido, appendere i guantoni al chiodo è dura”.