CORONAVIRUS IN BRASILE - "Fino a ieri la vita era normale, le squadre facevano allenamento normale, ma in questi giorni la situazione è cambiata. La mia Serie A? Ho vissuto in Italia due anni bellissimi, pochi hanno avuto la fortuna di vivere quel campionato ricchissimo di campioni. Era un momento eccezionale per l'Italia, abbiamo visto tante cose belle, importantissime per il calcio italiano e mondiale".
SULLA SERIE A 19/20 - "La Juve negli ultimi anni ha investito tantissimo e vinto sempre. Quest'anno è venuta fuori l'Atalanta, è tornata l'Inter, il Napoli negli anni passati ha sempre fatto bene. Per noi amanti del calcio italiano è sempre importante che la Nazionale azzurra sia forte e che le squadre possano giocarsi le coppe europee".
UN NUOVO ZICO - "Non amo i paragoni, credo che il mio calcio era totalmente diverso. Il sistema di oggi toglie un po' i numeri 10 dal mondo del calcio. Purtroppo nel calcio moderno c'è più lo sviluppo delle ali, non tanto la mezzapunta, come ai miei tempi, penso a Del Piero e Baggio, che facevano la differenza nel calcio".
SU DYBALA - "E' un giocatore che si muove nella mia posizione: quando gioca lì, fa giocare spettacolari, crea gioco e fa gol. Un giocatore del genere non può stare troppo lontano dall'area di rigore".