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Mercoledì 2 dicembre, ore 21. Appuntamento con la storia. L'ha detto anche il ministro dello sport Spadafora, attraverso un post su Facebook, Juventus-Dinamo Kiev di stasera sarà ricordata per sempre. Motivo? Stéphanie Frappart sarà la prima donna ad arbitrare una partita di Champions League maschile. Un ulteriore passo in avanti verso la modernità e la normalità, una promozione conquistata sul campo con sacrifici e lavoro. 

CHI È - 36 anni, un master in STAPS (quella che in Italia sarebe Scienze Motorie) e una finale di Coppa del Mondo femminile sul curriculum. L'ultima, quella tra Stati Uniti e Olanda. Mica male la ragazza. Stasera gli occhi saranno puntati tutti su di lei, ma Stéphanie non sente minimamente la pressione: non la sentiva neanche a 13 anni, quando si è avvicinata al mondo arbitrale per "conoscere le regole", come riporta Calciomercato.com. Da lì è partita la sua avventura con un fischietto in bocca, che in questi anni l'ha portata ad arbitrare gare di Ligue 2, Ligue 1 (da due anni), Champions League, tornei internazionali Under, Mondiali ed Europei. 

NELLA STORIA - Esperienza da vendere per chi il 28 aprile 2019 è diventata la seconda donna ad arbitrare una partita di calcio maschile dopo la tedesca Bibiana Steinhaus. Quel giorno si giocava Amiens-Strasburgo, domani sarà protagonista la Juventus e Frappart non vede l'ora di scendere in campo, perché "arbitrare gli uomini è ancora più bello, il gioco è più veloce". Un fischietto alla bocca e un calcio ai pregiudizi: "Spero che il mio esempio serva per tutti gli arbitri donna e per tutte le ragazze che aspirano a fare questo lavoro" aveva detto dopo la Supercoppa del 2019 Chelsea-Liverpool. Un anno dopo è pronta a scrivere la storia davanti alla Juventus.