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E’ stato tra gli acquisti estivi del 2004 che meno fece rumore in casa Juventus, quello passato alla storia per il trasferimento di Emerson Ferreira da Rosa dalla Roma a seguito di una tortuosa trattativa. Quando però si fanno i nomi di chi non ha abbandonato la barca che stava affondando nel 2006, spesso non viene ricordato Jonathan Zebina. Ed è un grosso errore, perché il calciatore francese ha preferito rimanere in bianconero e affrontare la Serie B. Mettendoci la faccia, come ha sempre fatto nella sua carriera. La redazione de ilBianconero.com lo ha contattato e tra i tanti temi affrontati c’è anche l’imminente Juventus-Roma.

JUVENTUS IMPOSSIBILE DA BATTERE IN CASA - “Secondo me sarà una sfida molto difficile per la Roma, anche se questa è la miglior occasione per rilanciare un gruppo che è in difficoltà nei risultati. Una vittoria può rappresentare un exploit molto importante. Ma la Juventus, in casa sua, è quasi impossibile da battere e sta vivendo un momento molto positivo. Risultato? Onestamente ci sono poche possibilità per i giallorossi, anche se nel calcio tutto può sempre succedere. Un pareggio, a conti fatti, non servirebbe a molto”. 

L’UOMO CHIAVE SARA’ MATUIDI - “Penso che i grandi nomi, in questo tipo di sfide, possono sempre esaltarsi nelle grandi partite. Mi fai i nomi di Ronaldo e Dzeko, ma io vedo molto bene Blaise Matuidi. Allegri non rinuncia mai a lui, per me non è una grossa sorpresa anche perché al PSG era arrivato a fine ciclo soltanto perché non stava giocando bene. Invece a Torino si è rilanciato, ha trovato un ambiente che lo ha supportato e sta dimostrando ancora più qualità. E’ un giocatore indispensabile”.

PREPENSIONAMENTO DI RONALDO - “Il campionato lo vincerà la Juventus, non credo che un risultato negativo stasera potrebbe essere determinante per perdere il titolo. E’ ancora avvantaggiata rispetto alla concorrenza. Ronaldo sta avendo un impatto ancor più grande di quanto potessimo pensare, tanti addetti ai lavori sostenevano che venisse in Italia per prendere il prepensionamento ma si sbagliavano. Dicevano che non sarebbe stato quello di Madrid, ma invece sta dimostrando tutta la sua qualità e il suo grande carisma. Fa un lavoro oscuro impressionante, per i suoi compagni è molto importante avere una figura che è stato così determinante negli ultimi anni. L’entusiasmo dei tifosi è alle stelle, sono molto più carichi del passato. Era da tempo che non vedevamo un giocatore che suscitava una passione simile a quella di una rockstar”.

CHAMPIONS E BUFFON - Come vedrebbe Jonathan Zebina una finale Juventus-PSG in Champions League?: “Mi dispiacerebbe per Gigi (Buffon ndr), penso che Juventus e PSG potrebbero affrontarsi in finale di Champions League. La Juve d’altronde lotta per vincere questo trofeo e punta ad arrivare a marzo al top della forma, anche perché non puoi permetterti di sbagliare nemmeno cinque minuti”.

MIGLIORE D’EUROPA - Migliore in assoluto? No, non penso che bisogna esagerare con i giudizi in questo momento. Cancelo ed Alex Sandro sono due ottimi esterni e c’è molto equilibrio in questa squadra. Tutti si stanno esprimendo meglio a livello individuale, collettivamente è invece come una formula uno. Penso spesso che questi ragazzi, fuori dal gruppo, non avrebbero la stessa esaltazione come invece accade nella Juventus. C’è tanto lavoro alle spalle che spesso ignoriamo, loro sanno sempre cosa devono fare e questo rende la macchina perfetta. Quando avviene un errore spesso non ci si accorge proprio per il grande lavoro che svolgono tutti, è un merito che va al di là della bravura. Personalmente mi impressiona molto a livello collettivo, sotto questo aspetto credo che la Juventus – al momento – sia la più forte d’Europa”.

VEDREI BENE ZIDANE A TORINO - “Allegri sta svolgendo un ottimo lavoro, la società gli ha dato fin da subito piena fiducia e il rapporto che si è instaurato è davvero ottimo. Lavora in una piazza ambiziosa e serena, questo gli ha dato modo di poter ottenere risultati nella maniera migliore. Zidane? Siamo tutti curiosi di vedere quel che potrà fare dopo Madrid, nel gennaio del 2016 ha preso in mano una squadra che non era in un momento positivo ma è riuscito a ribaltarla anche perché era a casa sua. Ovviamente non voglio diminuire i suoi meriti, ha vinto tre Champions di fila e questa è un’impresa che in pochi riescono ad ottenere. Arrivare eventualmente dopo Allegri con alcuni giocatori chiave da sostituire non sarebbe semplice, in più il contesto sarebbe molto differente dal precedente. Negli anni scorsi potevamo pensare che la Juve sarebbe stata meno forte, ma invece migliora sempre ogni anno e lo vedrei bene in una piazza come Torino che punta sempre a vincere”.

@_Morik92_