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Zauli, ex allenatore della Juve Primavera e Next Gen, ha parlato in un'intervista a Tuttosport. Ecco le sue parole: "E’ una cosa quasi personale: hai il piacere di vedere ragazzi con cui hai condiviso uno, due, tre anni, ottenere grandi gratificazioni. Li hai visti più piccoli, che sognavano grandissimi risultati, e ora li vedi vivere qualcosa di eccezionale: stanno giocando nella Juventus e stanno dimostrando di avere dei valori. E questo mi rende proprio contento. Ho avuto la fortuna di allenare tre anni alla Juventus (uno la Primavera, due l’allora Under 23, oggi Next Gen, ndr) e si è sempre parlato del progetto di portare qualche ragazzo a completare la rosa della prima squadra: questo era il grande obiettivo di tutti quelli che lavoravano e lavorano a Vinovo. Un risultato che si era iniziato a vedere un po’ alla fine dell’anno scorso, ma soprattutto quest’anno. Ed è un grande risultato". 
 
FAGIOLI - «Intanto va detto subito che è dotato di talento evidente. Sta diventando un uomo sotto il profilo caratteriale e di approccio al lavoro, come è normale che accada. Nasceva trequartista perché tutti i ragazzi con qualità tecniche superiori inizialmente vengono messi davanti. Io penso che possa giocare in tutti i ruoli a centrocampo perché vede calcio, ha un dominio della palla molto importante e sa comportarsi bene anche vicino all’area avversaria». 
 
IMPATTO - «Mi aveva sorpreso già l’anno scorso a Cremona, perché usciva dalla Under 23 e gli si chiedeva un salto a livello caratteriale e ha dimostrato subito di saperlo fare. E’ stata un’esperienza importantissima perché si è reso conto di poter essere davvero protagonista. Quest’anno ha aspettato il suo momento e l’ha sfruttato: Allegri lo utilizza molto e questo vuol dire che in allenamento è cresciuto sotto tanti aspetti. E credo che sia merito proprio del progetto Primavera-Under 23, un po’ criticato e invece molto utile per questi ragazzi: perché possono sbagliare, crescere e diventare giocatori». 
 
MIRETTI - «E’ nato giocatore. E’ alla Juve da quando aveva otto anni e in ogni categoria si parlava benissimo di lui. In Primavera ha fatto la differenza, è venuto con me in Serie C a 18 anni e gli avversari venivano a dirmi “lui è di un altro livello”. E’ un ragazzo che in campo legge calcio a livello altissimo, ha tantissime qualità e soprattutto una grandissima personalità». 
 
NIENTE GOL -
 «Fermo restando che può migliorare nella finalizzazione, e la forza sua e di tutti gli altri ragazzi è che sanno di dover migliorare in tutto e vogliono farlo, credo che gli basterà realizzare il primo gol. La sua sicurezza in se stesso crescerà e comincerà ad arrivare al gol come faceva in Serie C e in Primavera». 
 
SOULE' - «Matias sta giocando nella Juventus ed è chiaro che se Allegri gli dicesse “vai in porta” lui andrebbe in porta. Io però ho avuto la fortuna di conoscerlo: lui adora allenarsi e andare al campo. Ha grandissima umiltà ed è un ragazzo su cui si può assolutamente puntare perché ha un uno contro uno importante, che è merce sempre più rara, e verrà fuori sempre di più. Ha un vero dominio della palla». 
 
ILING - «E’ quello che ho avuto meno, perché era in Primavera nel mio secondo anno alla Under 23, però si allenava spesso con noi e qualche partita l’ha fatta. Iling è un uomo di 30 anni: ha una fisicità fuori dal normale, è un ragazzo educatissimo e farà il calciatore a grandissimi livelli. Lo ha già dimostrato, quando entra è devastante per presenza, corsa, piede, testa. E non sbaglia mai un approccio in allenamento».