CALENDARIO - "Il calendario della ripresa è fittissimo. Sarà difficile fare una programmazione: nella mia esperienza prima da giocatore e poi da allenatore so che servono come minimo 4 settimane per tornare al livello ottimo di preparazione: bisogna lavorare con gradualità, gestire bene il recupero è fondamentale. I giocatori devono prendere in modo serio la situazione, essere disciplinati e seguire tutte le regole che verranno date per tenere la salute sotto controllo. Il fisico e la testa saranno decisivi: non si sono mai affrontate tante partite in così poco tempo, soprattutto avvicinandosi al caldo dell’estate. Può essere positivo il fatto che se perdi una partita dopo tre giorni puoi subito rifarti. Io quando perdevo cercavo di fare il possibile per migliorarmi tra una partita e l’altra: arrivavo più attento e più pronto. Stare sempre concentrato, sul pezzo, può aiutare".
RIPRESA - "È passato tanto tempo dallo stop: la voglia di riprendere a mille è tanta, c’è grande entusiasmo: anche a livello mentale questo è un bene. Uno degli aspetti negativi potrà essere non avere gli stadi pieni. Il tifo ti genera sensazioni positive, non potere avere il pubblico può portare a non dare le stesse cose in campo".