
Zaccagni è un rimpianto per la Juventus? I numeri della sua stagione

I numeri di Zaccagni
Trovatosi in difficoltà con Igor Tudor che lo schierava sostanzialmente come terzino - "interpretazione del gioco", si è limitato a commentare nella stessa intervista -, l'azzurro classe 1995 è letteralmente rinato in questa stagione con la guida di Marco Baroni, che lo ha posto al centro del suo progetto e lo ha fatto diventare un vero e proprio pilastro della Lazio, sia in campo che nello spogliatoio. Per lui, dunque, nessun rimpianto: a un anno di distanza dal corteggiamento bianconero può dire con convinzione di aver fatto la scelta giusta a restare nella Capitale, dove infatti ha vissuto una stagione più che positiva con 44 presenze complessive (per 3.234 minuti totali), 10 goal e 9 assist.
Rimpianto per la Juventus?
Chi, piuttosto, può avere un rimpianto per come sono andate le cose, piccolo o grande che sia, è la Juventus. Che può dire tutto ma non di aver avuto risposte simili dai giocatori schierati nello stesso ruolo di Zaccagni - sostanzialmente quello di ala sinistra nel 4-2-3-1 disegnato da Baroni -, dove tra l'altro anche nel recente passato si sono visti jolly "a sorpresa" come Weston McKennie (per quanto lo scacchiere di base fosse diverso, con due soli elementi dietro al centravanti).
Qualcuno potrebbe replicare che trovarsi a rimpiangere un profilo come quello dell'ex Verona non è un gran bel segnale, in generale, ma ancora una volta i numeri parlano e restituiscono un quadro incontestabile, come sempre da inserire in un preciso contesto e in una fase storica ben definita. La speranza della Juventus, ora, è che Zaccagni non si confermi sul suo alto livello anche nel big match di domani allo stadio Olimpico, uno scontro diretto da brividi che non offre margine di errore a nessuna delle due squadre in campo in chiave quarto posto. Il numero 10 biancoceleste, poi, avrà modo e tempo di rifarsi…
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