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La tribuna di Vinovo prima sospira, occhi incollati sul numero 19, poi la palla che si infila in rete e l’esplosione di gioia, mista a sorpresa, le persone che si alzano in piedi ad applaudire. Qualcuno dice: “Sono venuto qui per vederlo dal vivo, ne è valsa la pena”. Kenan Yildiz ha tirato fuori dal cappello una giocata stupefacente, che ricorda alla lontana la discesa di Tevez contro il Parma. Ha fatto vedere a tutti il motivo per cui i top club lo hanno seguito dopo il divorzio con il Bayern Monaco, perché la Juventus ha affondato il colpo, perché Adidas ha puntato su di lui dall’età di 10 anni. È uno che la pressione non la sente, anzi, si esalta. Un top player, al diavolo la pazienza, anche se parliamo di un classe 2005.

Qualcosa è cambiato dopo la convocazione con l’Under 21 turca. Uno di quei passaggi che aiutano a maturare, a prendere consapevolezza delle proprie forze. A Vinovo, Montero ha riabbracciato un calciatore più determinante, ancora più forte di quanto già prima aveva fatto intravedere. L’impressione è di testimoniare l’esplosione di un talento generazionale. Ora, il grande dubbio: quanto potrà servire continuare a giocare in Under 19? I tempi sono giusti per il salto in Next Gen? Qualcuno, sempre nella tribunetta dell’Ale & Ricky di Vinovo azzarda: “Può già giocare in Prima squadra”. Difficile dargli torto questo pomeriggio; ancora, al diavolo la pazienza.