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La reazione della Juve contro la quasi impresa dell'Empoli. Gli spunti non mancano, qui a Vinovo. Ma vige comunque la legge del più forte: 2-1 per le Women bianconere, grazie alle reti di Girelli e Caruso che rispondono al rigore di Prugna. Ecco i voti. 

GIULIANI 6 - Il rigore è una preghiera mai esaudita. Per il resto è totale e normale amministrazione.

SIKORA 5.5 - Soffre meno di Panzeri, eh: però quel suo non affondare, quel suo galleggiare, quel suo non fare la differenza alla lunga ha pesato.

SEMBRANT 5 - Paga polmoni e scorie post Barcellona. Palese e naturale difficoltà.

GAMA 5.5 - Non un gran momento, non una grande Juve. Non una grande Gama.

PANZERI 5 - Inizia alla grande e si aggrappa alle ali dell’entusiasmo. L’errore condiziona tutto, soprattutto la scelta di Guarino di tenerla fuori nella ripresa.

BOATTIN 6 - Dà una profondità diversa e una tenuta migliore. Non aveva i 90 minuti: giusto tenerla fuori dall’inizio.

CERNOIA 7 - Alza il ritmo e la qualità nei momenti di difficoltà: peccato per qualche mancino sbucciato.

PEDERSEN 6.5 - Inizio pimpante, prosieguo di gestione. Metronomo indispensabile, finché ne ha.

CARUSO 7.5 - Magic moment. La prestazione di coraggio e personalità col Barcellona, l’ardire di deciderla questa sera con l’Empoli. 20 anni: che momento.

SOUZA 6 - Promossa, ma giudizio rimandato appena potrà dare continuità alle sue sgroppate. Comunque, se innescata è devastante.
ROSUCCI s.v. - Tiene botta.

STASKOVA 5.5 - L’impressione è che con lei titolare la squadra abbia un’arma in più, che però non riesca o sappia sfruttare a dovere. Sarà una questione di conoscenza, e allora di tempo.
GALLI 6 - Serviva dinamismo. Serviva carattere. Guarino la lancia nel momento del bisogno.

GIRELLI 7 - Doveva rispondere alla fatica creata e accumulata col Barça: e infatti il primo tempo è su quella brutta riga. Poi si rialza: fa gol, ne causa un altro e ne sfiora ancora. Ecco cosa fanno i leader.

GUARINO 6 - Formazione dettata dai recuperi e dagli infortuni. La sofferenza era preventivata: non lo era la reazione. Ci mette del suo, la coach.