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Laura Giuliani si racconta. Il portiere della Juventus Women è intervenuta a JTv, spiegando la sua crescita nel calcio femminile grazie anche al club bianconero: "La cosa che mi piace di più è che noi abbiamo quasi la possibilità di cercare di prevedere l'azione. Dobbiamo anche curare, per l'intervento, ma possiamo prevenire. E' un aspetto che ti dà modo di lavorare molto su te stesso, ma di essere sempre anche una parte integrante della partita. Anche se non sei attivo con delle parate, con la tua voce puoi prevenire delle azioni che ti evitano di parare, guidando la difesa.

INIZIO - Iniziare una stagione contro il Barcellona, ti metti in testa più dubbi e problemi da solo che altro, per il fatto che non hai ancora giocato e non hai il ritmo partita. Alla fine eravamo soddisfatte della partita fatta, anche se eravamo consapevoli che con un po' di coraggio potevamo prenderle più alte e loro avrebbero fatto fatica.

ALL'ESTERO - Il calcio in Germania? L'ho sempre detto a mia mamma: finisco le superiori e vado all'estero. Non ci credeva, ma io ero sicura. Sono arrivata a 18 anni, ai 19 mi è arrivata la possibilità e sono andata. Da quando ero in Germania ho sempre lavorato, prima in fabbrica, poi in panificio, nei fan shop, cameriera, barista, hostess. Un po' tutte. Forse il periodo più complesso era in panificio, svegliarsi alle 3 per andare ad aprire il panificio diventava pesante.

PROFESSIONISMO - Il fatto che tante squadre professioniste maschili siano entrate nel calcio femminile, portando materiali e metodi di lavoro, è positivo, il livello si alzato e oltre alla parte fisica è entrata anche tanta tattica, è andata migliorando molto. Di scontato non c'è niente, Empoli ne è stata la prova, con il Sassuolo è andata meglio.

BARCELLONA - Non c'era un filo d'erba fuori posto, arrivava fino alla tribuna praticamente, con gli spalti attaccati. Io arrivo in porta e mi trovo questo campo che va oltre la porta, arrivo lì e inizio a dire: ci divertiremo. Sei consapevole del fatto di essere andato fuori con una squadra forte, ma avendo dato tutto. Non abbiamo rimpianti".