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Prima il rigore di Friburgo. Poi di nuovo uno stop con l'Inter. Infine la benedetta sosta per le nazionali, che ha rivisto Dusan Vlahovic trovare ben tre gol su azione in due partite. Quanto basta per affrontare l'ultima parte di stagione con il pieno di voglia, una media di una rete a partita nelle ultime quattro gare disputate tra Juve e Serbia è proprio quella che uno come Vlahovic vorrebbe avere sempre. Ed arriva proprio dopo il digiuno più lungo della sua storia in bianconero. “Voglio continuare così anche con la Juve. Ho attraversato un periodo duro, ma ora va tutto bene”, ha dichiarato proprio Vlahovic dopo la doppietta al Montenegro.

E POI - Si è sbloccato e punta un finale di stagione da protagonista, magari godendo di un reparto d'attacco di nuovo vicino al gran completo che può permettere a Max Allegri di gestirlo al meglio senza forzarlo eccessivamente. E poi? E poi a fine stagione sarà tutta un'altra storia. Perché Vlahovic resta tutt'altro che incedibile, a maggior ragione se poi la Juve dovesse effettivamente restare fuori dalla Champions e dalle coppe europee in generale: non sono molti i calciatori in grado di colmare quel buco in caso di cessione, Vlahovic in un sol colpo potrebbe farlo. Così la Juve fissa il prezzo di partenza, le offerte dai 90 milioni in su verranno valutate con estrema attenzione, Darko Ristic lo sa e ascolta tutti in giro per l'Europa, proprio come aveva già fatto in vista di gennaio: c'era lo United pronto a investire, appena davanti a Chelsea e Arsenal, per l'estate si iscriveranno alla corsa anche Bayern, Psg e Real, per un gruppone destinato ad allargarsi ancora. 

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