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L'ex attaccante della Juventus e della nazionale italiana Bobo Viieri parla a La Gazzetta dello Sport dell'addio di Max Allegri e del toto-allenatori per rimpiazzarlo: "Guidare la Juve non è semplice, c’è grande pressione, da quelle parti conta solo la vittoria. Serve allora tanta esperienza. Comunque vorrei vedere la Juve giocare molto meglio. E non mi interessano sistemi o tattiche varie, da tifoso del calcio italiano vorrei qualcosa in più, perché quest’anno non mi sono divertito a veder giocare i bianconeri. Juve, Milan e Inter hanno il dovere di essere anche belle, lo impone la loro storia".

RONALDO - "Un voto? E io dovrei dare il voto a uno che in carriera ha segnato più di 600 reti, vincendo cinque Champions? Se lo facessi dovrei assegnare a me stesso “zero” in pagella. Cristiano va ringraziato per avere scelto la Serie A. Tutto il mondo oggi ci guarda soprattutto per Ronaldo. Ci sta dando una grande mano a risalire a livello di immagine. Anzi, vi dico una cosa: quando smetteranno di giocare Ronaldo e Messi, prenderò la tv, la butterò dalla finestra e me ne andrò al cinema (ride, ndr) per divertirmi".

FINALI INGLESI - "Il calcio inglese è oggi il massimo, anche e soprattutto grazie all’apporto dei tecnici stranieri che hanno migliorato a livello tattico e gestionale un calcio che fisicamente era già devastante. Senza contare l’importanza che ha avuto Guardiola per la crescita del movimento inglese. Pep è un fenomeno, il più grande oggi con Klopp".

SARRI - "Lui e Conte predicano un calcio moderno, adatto a competere ai massimi livelli. È ciò che serve al nostro movimento per recuperare terreno. Non ci mancano i tecnici, serve però un salto di qualità mentale generale. E sarebbe bello rivedere in Italia proprio Sarri".

KLOPP COME LIPPI - "Calma, Klopp deve farne ancora di strada per arrivare a Lippi (sorride, ndr). Ma è vero che Lippi praticava un calcio “sconosciuto” avendo messo a punto una corazzata terrificante anche a livello fisico. Eravamo cortissimi e pressavamo al limite dell’area avversaria. Mangiavamo erba e avversari".