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Claudio Marchisio può davvero lasciare la Juve. Al di là di come vada a finire, al di là di dove possa andare il Principino, mentre il popolo bianconero si spacca tra testa e cuore, una delle domande che affiorano continuamente è la seguente: e le liste? La partenza dell'unico club trained player in organico, oltre a Carlo Pinsoglio, però non spaventa il club bianconero. L'obiettivo unico è sempre stato quello di alzare stagione dopo stagione il livello di formazione titolare e rosa intera da mettere a disposizione di Max Allegri. Senza avere mai l'affanno di riempire tutte e venticinque le caselle della lista Uefa per tentare l'assalto alla Champions. Fino a quando la serie A manterrà gli attuali parametri, ecco che il tutto può essere riassunto nella definizione di un “non-problema” per la Juve. 

LA SITUAZIONE – Un esempio emblematico è stato negli scorsi anni rappresentato dalla scelta di avere i migliori portieri possibili indipendentemente dalla questione lista. Altrimenti differenti valutazioni sarebbero state fatte per dire attorno al profilo di Antonio Mirante, oggi alla Roma ma che mai ha convinto la dirigenza bianconera anche solo per il ruolo di dodicesimo. La rosa della Juve sarà composta nella prossima stagione da 6 attaccanti, 6 centrocampisti, 9 difensori e 3 portieri. In tutto si tratta di 24 giocatori, come l'anno scorso, Pinsoglio incluso. Anche senza Marchisio, discorsi e calcoli non cambieranno dunque: questo porterà sì a dover lasciare al massimo due giocatori fuori dalla lista Uefa, una situazione già affrontata e gestita nelle passate stagioni senza problemi. Una rosa da 22 giocatori per affrontare un torneo che nella migliore delle ipotesi durerà 13 partite (6 la prima fase, fino a 7 quando la Champions entra nel vivo), bastano e avanzano. E in campionato la differente regolamentazione permette di avere una rosa più lunga come necessario che sia in contesto più lungo e dispendioso: ma i nati dal '97 in poi come Bentancur non occupano posti in lista, mentre Leonardo Spinazzola (e per il momento Daniele Rugani) risulta in Italia un club trained player. Così anche la partenza di Marchisio potrà essere gestita senza troppe preoccupazioni. Questo è quanto dice la testa, il cuore della maggior parte dei tifosi invece si spaccherà in mille pezzi.

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