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In occasione del big match del 6 gennaio tra Juventus e Napoli, il Corriere dello Sport ha intervistato un grande doppio ex che ha vinto con entrambi i club: Ciro Ferrara. Ha parlato delle due squadre, della corsa al titolo e del mercato.

SCUDETTO - Per Ferrara "l’Inter resta la squadra da battere, lo era ad agosto e si è confermato adesso, ma alle sue spalle c’è vita. Milan, Napoli e Atalanta sono a distanza ragionevole; e poi, attenti alla Juventus".

NAPOLI-JUVE - Sul pronostico, "nessuno può permettersi di perderla e persino il pareggio rischia di essere un risultato disprezzabile, in chiave-scudetto". Sarà un incrocio tra allenatori toscani: "Non si può vincere sempre, prima o poi doveva succedere che il ciclo finisse e fosse necessario cambiare. Ma Allegri è la garanzia, che riprendesse la situazione in mano era una delle poche certezze che avevamo. Quanto a Spalletti, raramente s’è vista tanta sfortuna concentrata in sequenza. Ma lui non se ne è mai lamentato, ha tirato dritto, ha evitato gli alibi. E però adesso c’è pure la variante Coppa d’Africa".

INSIGNE - Sulla vicenda Insigne, Ferrara ha dichiarato che "merita approfondimenti, affinché non ci siano equivoci. Lorenzo lo conosco da fanciullo, l’ho allenato nell’Under 21, so quanto sia serio. E so che, qualsiasi cosa accada, lui darà tutto quello che ha in questi prossimi cinque mesi. Potrà sbagliare una partita, anche due, ma rientrerà nell’ordine naturale delle cose. Lorenzo ha dato e ricevuto e il Napoli anche. Poi, ci sono stati, suppongo, quei silenzi che sono stati decisivi per allontanarsi. Ma nessuno dia lezioni".