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La difesa è vecchia. Lo si diceva e lo si scriveva, giustamente, aggiungendo la descrizione di una Juve con un reparto difensivo praticamente a pezzi, decimato dagli infortuni perlopiù. Dalla BBC alla BC, Bonucci e Chiellini, gli ultimi due rimasti di un muro che per anni è stato tra i migliori d'Europa e di cui si è discusso tanto, celebrandola anche come la  più forte difesa della storia della Juve e non solo. Ora, però, molto è cambiato e quel muro piano piano ha perso i pezzi, senza sgretolarsi, ma comunque invecchiando. Già, più vecchia e ormai a pezzi, così è stata definita la difesa della Juventus, con Paratici e Nedved che, una volta fatte le dovute valutazioni non hanno perso tempo. Via alla rivoluzione.

2018 - Serviva colmare i buchi, serviva sistemare le falle di un organico che sembrava quasi perfetto e che, invece, nel corso dell'anno ha palesato dei difetti. Cinque difensori, ma soprattutto moltissimi infortuni. E dietro la situazione non era certo migliore.
Barzagli ha vissuto un'annata da comparsa, attanagliato da quegli infortuni che l'hanno costretto al ritiro e Caceres (dopo i primi mesi di Benatia) è tornato a coprire qualche buco, senza però eccellere. Così come Rugani. La coppia titolare bersagliata, con Chiellini che è stato fuori a più riprese, dimostrandosi insostituibile nel momento della sua presenza ma anche troppo fragile; mentre Bonucci trascorreva un anno tra alti e bassi, tra critiche e duri commenti al ritorno dopo la stagione al Milan. Loro due, gli ultimi della BBC, i titolari, che però per un motivo o per l'altro spesso sono mancati, anche in fasi fondamentali della stagione, come il doppio impegno contro l'Ajax che ha privato la Juve delle semifinali di Champions League. Chiellini saltò entrambe le gare, ma sostituirlo fu il vero problema. E così, visto che proprio a causa dell'assenza del suo capitano la Juve ha visto andare in fumo un grande obiettivo, ecco la scelta: ripartire, da capo. Fare la rivoluzione, con De Ligt e non solo. 

2019 E FUTURO -
Il centrale olandese, ufficializzato oggi, non è il solo colpo di questo calciomercato della Juventus nel reparto difensivo. Gli affari chiusi, infatti, sono già 5. Cinque profili con una caratteristica comune: difensori millennial, o quasi. Giovani alla ribalta, guidati dalle grandi doti personali e da una carta d'identità che parla chiaro: De Ligt (1999), poi Demiral (1998) e Romero (1998) a completare il pacchetto dei centrali, a cui si aggiungono sulle fasce Luca Pellegrini (1999) e Joao Ferreira (2001). Vent'anni, poco più e poco meno, per crescere ed essere i protagonisti del futuro bianconero. Del resto, la Juve ha già scelto oggi la difesa che verrà, investendo bene ma forte: circa 150 milioni complessivi per il futuro, più roseo che mai. Problema risolto.