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“Per fare chiarezza, credo che nessuna opinione possa condizionare, nel bene o nel male, la mente malata di chi compie un atto delinquenziale”, parola e musica di Enrico Varriale negli ormai imperdibili suoi tweet. Eh no, caro Enrico. Dovevi pensarci prima. Ora è troppo facile lavarsene le mani, quando ormai la macchina della violenza si è fusa con quella dell'odio e pure i tuoi tweet (permettici il tu) ne sono stato carburante: un carburante che tu e solo tu hai deciso di mettere nel serbatoio, lanciando illazioni e facendo intendere di questo sistema pro-Juve ancor più che anti-Napoli. No, è troppo facile caro Enrico ora dire che tu non centri. Tu centri eccome. Come centrano tutti coloro che hanno un ruolo ed hanno fatto o non fatto qualcosa per non invocare alla prudenza ed al buonsenso, che hanno detto o non detto, scritto o non scritto. Ora è tardi, assumiti tu (anche tu) le tue responsabilità. Come ad esempio quando hai twittato, appena poche ore prima, il totale dissenso all'aggressione subita dai tifosi juventini domenica invocando e autoinvitandoti ad abbassare i toni: quello era il tweet, quella la linea corretta, anche se gravemente tardiva perché non si sarebbe dovuto aspettare il fattaccio. Meglio tardi che mai, salvo poi commettere ancora un grave scivolone. Ma forse quello votato al buonsenso era un fake...