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C’è una Juventus che non riesce a vincere. In un avvio di stagione che ha confermato il dominio della squadra di Max Allegri - ma anche l’ottimo stato di forma della Primavera di Francesco Baldini e delle Women di Rita Guarino - a steccare è quell’Under 23 nata la scorsa estate e impegnata nel primo, storico campionato di Serie C. E il battesimo “di fuoco” della seconda squadra bianconera (l'unica, dopo la riforma della Figc) ha riservato già due severe lezioni: 2-1 dall’Alessandria e 4-0 dalla Carrarese, con la squadra di Mauro Zironelli ultima e a zero punti nel girone A.

PAZIENZA E CRESCITA - La parola d’ordine in casa bianconera è pazienza, già dopo il pareggio contro l’Albissola che a fine agosto aveva sancito l’eliminazione dalla Coppa Italia. “Dobbiamo averne tanta e non è facile”, ha spiegato ieri Zironelli dopo la batosta con la Carrarese. Certo è però che la sconfitta ha fatto risuonare un primo, vero campanello d’allarme per l’Under 23: “Va bene prenderle, ma senza esagerare”. Perché se il ruolo di Cenerentola della Serie C poteva e può essere compreso, il gap palesato nelle prime due giornate spinge già ad alcune riflessioni. A scatenarle ci ha pensato Piscopo, vero mattatore del match disputato a Pontedera con una doppietta e un assist al bacio per Tavano (di Caccavallo la rete del poker). La sensazione è che non si tratti di una “Juve troppo brutta per essere vera”, quanto di una Juvetroppo inesperta per essere competitiva, almeno per il momento. A partire dal tecnico, che ad oggi non ha trovato la quadra e ha visto naufragare il progetto di difesa a tre. E d’altra parte i risultati non possono essere relegati a semplice “lusso”, per una formazione il cui primo obiettivo è fungere da ponte con la prima squadra: serve crescere, e la pazienza non durerà per sempre.

DELUSIONI E ATTENUANTI - In questo inizio di stagione da “terapia d’urto” per la Juve Under 23, sono però da considerare alcune attenuanti. In primo luogo la già accennata immaturità (dal punto di vista strettamente anagrafico) della formazione scesa in campo. Hanno deluso i talenti passati dalla Primavera, come Zanandrea e Muratore, ma anche i “ritorni” come Emmanuello e Bunino. In assenza del capitano Raffaele Alcibiade, squalificato, i bianconeri hanno poi dovuto affrontare subito due fra le favorite del girone A. A questa partenza “ad handicap” c’è da aggiungere i gravi infortuni occorsi a Giulio Parodi (lesione del crociato) e Leandro Fernandes (lesione del menisco), entrambi costretti all’intervento chirurgico. C’è una Juve che non vince: i primi passi dell’Under 23 non potevano essere più complicati di così.

In gallery, risultati e prossimi impegni della Juventus Under 23.



@mcarapex