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Come disse Bertold Brecht, 'siccome tutti gli altri posti sono occupati, mi siederò nell’unico rimasto libero: quello del torto'. Sì, a chi scrive non resta che un’opinione contraria, di netta minoranza.
Per me Rocchi, in Inter-Juventus non ha affatto arbitrato bene, non era da 8, non è stato il migliore in campo. Da Casarin a Cesari, dal Corriere della Sera alla Gazzetta dello Sport, fino a Calciomercato.com, è tutto un florilegio di elogi per l’arbitro fiorentino. Addirittura c’è chi, colto da sfrenato entusiasmo, va oltre definendolo “in smagliante forma atletica”, come se, si fa per dire, Doveri o Giacomelli (scelti a caso) dovessero ogni volta ricevere un elogio per la loro prestanza fisica.

Sì, raramente si era visto un tale entusiasmo per un arbitraggio, tale da oscurare, in parte una partita, per altro bella, ma che avrebbe potuto esserlo molto di più permettendo a giocatori tecnici di giocare e non di sopravvivere.
 
Avrebbe fatto giocare all’inglese il signor Rocchi, senza spezzettare la partita, lasciando che il gioco “maschio” (vedi Petrachi) si librasse libero da lacci e lacciuoli, sull’erba di San Siro. Non pensiamo, però, che “all’inglese” significhi lasciar menare come fabbri ferrai i giocatori e tirare fuori il primo cartellino giallo “vero” (non quello surreale per “condotta antisportiva” ad Alex Sandro, reo di aver spostato un pallone di 30 centimetri ) dopo oltre 80 minuti, sorvolare su un rigore solare, permettere pericolosi falli da dietro. Non c’è nulla di spettacolare nelle trattenute a ripetizione di Godin, negli sgambetti da dietro di De Vrij. Nulla di sportivo nel doppio fallo di D’Ambrosio, prima su Ronaldo e subito dopo su Alex Sandro. Falciare non significa giocare e l’idea di non interrompere il gioco a fronte di falli evidenti non ha niente d’inglese: è un’idea semplicemente malsana, anche per lo spettacolo che risulta avariato o meglio impedito.
 
Il fatto di aver giustamente valutato il rigore di De Ligt e il fuorigioco di Dybala, non compensa le randellate libere concesse all’Inter nel primo tempo. Si può sbagliare a non concedere un rigore solare a Bentancur (Brozovic entra da dietro in area sulla gamba mentre sta tirando) a non ammonirlo, ma è l’intera conduzione della gara, contrariamente all’opinione dei più, ad essere stata sbagliata. Il primo cartellino giallo a un giocatore dell’Inter al minuto 87, ha permesso la caccia all’uomo, ha concesso che sia Dybala, sia Ronaldo fossero randellati dall’ inizio della partita.
 

Non vorremmo che Rocchi facesse scuola. Non è questione di vittoria o sconfitta, è che non si tratta affatto di un bello (e nemmeno giusto) spettacolo. Il gioco intimidatorio premia gli scarponi e punisce i tecnici, esalta gli arruffoni e affossa gli ispirati. Se c’è qualcuno a cui piace, beato lui: Inter-Juve è stata la sua serata.