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Che rigore. Mancino a incrociare, imprendibile. Bello e pesante, bello e decisivo. Certo, un rigore non cancella il passato, fatto di troppe prestazioni deludenti, ma può essere una svolta nella fiducia e un punto di ripartenza per Federico Bernardeschi. Il suo sorriso colpisce, così come aveva colpito la decisione e la sicurezza del ct Mancini al momento della convocazione in Nazionale per l'Europeo. Era entrato in campo solo nel secondo tempo supplementare, ma si è presentato sereno sul dischetto e ha segnato in maniera spettacolare: roba per giocatori veri. Come è praticamente sempre stato in azzurro, ma pochissime volte in bianconero. Questione di libertà e di testa, questione di un talento che la fiducia può restituirgli. Nell'Italia c'è, ma il posto nella Juve dovrà conquistarselo, ancora.

E ORA? – Come scrive calciomercato.com, saputo del ritorno di Max Allegri Bernardeschi ha tirato un bel sospiro di sollievo. In ogni caso resta in vendita, perché a un solo anno dalla scadenza del contratto serve una decisione chiara. Anche se lui non ha mai cambiato idea, vuole restare. La Juve monetizzerebbe volentieri e perciò un confronto si renderà necessario al termine dell'Europeo. Di lui si deve occupare Mino Raiola, con il mercato che per ora non porta proposte in grado di convincere Bernardeschi a lasciare Torino. E l'idea rinnovo? La Juve per ora non vuole parlarne. Se tornasse d'attualità sarebbe inevitabilmente al ribasso con un ridimensionamento dell'attuale ingaggio da circa 4 milioni netti. Per riprendersi la Juve serve molto di più, dopo l'Europeo si parlerà anche di Bernardeschi.