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Nel corso del match di campionato disputato contro la Sampdoria, la Juventus Primavera ha rimediato una brutta sconfitta: risultato di 4 a 1 e bianconeri che per larghi tratti non sono sembrati essere veramente in partita. Una battuta d’arresto che, però, non influenza minimamente quanto di buono sta facendo l’Under 19. È vero che l’obiettivo è sempre vincere, soprattutto quando si indossa la maglia bianconera, ma è altrettanto vero che il lavoro di Bonatti – in sinergia con la società – è quello di valorizzare i giovani che andranno poi a rinsaldare le fila dell’under 23, aspirando in un posto in prima squadra. O, perché no, saltando la trafila come successo a Da Graca. Tornando alla partita contro la Sampdoria, se si guarda la distinta si nota subito come la Juventus pagasse diversi anni di esperienza ai blucerchiati. Tra le fila dell’undici schierato da Bonatti comparivano ben 7 giocatori classe 2003; nella Samp nemmeno uno.

IL PROFILO – Tra i 2003 scesi in campo per la Juventus, ce n’era uno all’esordio stagionale e alla prima da titolare con la Primavera. Si tratta di Filippo Fiumanò, difensore centrale. Pur in una partita difficile e di grande sofferenza come quella contro la Sampdoria, il calciatore ha messo in mostra grandi qualità. Fiumanò ha sfruttato l’occasione – data anche dall’infortunio di Riccio e dal turno di riposo concesso a De Winter – per dimostrare di non temere la categoria e, anzi, di poter starci a pieni titoli. Il difensore si era già imposto nella scorsa stagione come una delle colonne del reparto arretrato dell’under 17 guidata da mister Pedone. Nel dicembre del 2019 Zauli gli concesse anche l’esordio in Youth League, nel corso della gara vinta dai bianconeri 5 a 0 contro il Bayer Leverkusen. Fiumanò ha il physique du rôle del difensore centrale: alto e ben piazzato, a cui abbina una discreta velocità. Ad impressionare contro la Sampdoria è stato il tempismo negli interventi difensivi, sempre puliti e precisi e mai in ritardo. Inoltre, sul finire del secondo tempo, ha mostrato abilità nello stacco di testa in area andando vicino alla rete che avrebbe potuto riaprire le danze. Il modello di riferimento, il calciatore di cui spera di ripercorrere le orme veste sempre la maglia bianconera ed è il centrale di difesa della prima squadra, Matthijs de Ligt. In 90’ Fiumanò ha dimostrato a Bonatti che può contare su di lui e che il salto di categoria dall’under 17 all’under 19 è stato ben digerito e assimilato. Una notizia preziosa per la Primavera bianconera che, giocando ogni tre giorni, ha bisogno di calciatori sempre pronti a scendere in campo e a rendersi utili nelle rotazioni.